Non è arrivata nessuna sorpresa dalla riunione di politica monetaria della banca centrale del Messico. Il board di politica monetaria ha deciso infatti di confermare il tasso di interesse all’11,25%. La decisione, presa all’unanimità, conferma quindi per la settima riunione consecutiva l’attuale livello del costo del denaro.
La decisione sul tasso di interesse
Durante il suo ciclo di strette monetarie per contrastare l’inflazione, la Banca Centrale del Messico ha alzato per ben 15 volte il tasso di interesse, a partire da giugno 2021.
La corsa dei prezzi nel mese di gennaio ha accelerato per il terzo mese consecutivo arrivando al 4,88%, rispetto al 4,66% visto nel mese di dicembre. Ciò è dovuto soprattutto all’incremento della componente non core. L’inflazione di base, ossia quella depurata delle componenti più volatili, invece ha rallentato al 4,76 per cento. Si tratta del dodicesimo mese consecutivo in cui questa componente dell’inflazione è andata in calo. Su base mensile, l’IPC è aumentato dello 0,89% a gennaio, il massimo in quasi due anni.
Outlook e prospettive di politica monetaria
Secondo la Banca Centrale messicana, le aspettative dell’inflazione per quest’anno sono nuovamente cresciute, e rimangono elevate per il lungo periodo. Per questo motivo, anche tenendo conto le tensioni geopolitiche in corso, la Banca Centrale ha deciso di mantenere un approccio restrittivo di politica monetaria.
Tuttavia la Banca Centrale si è impegnata a monitorare l’andamento delle pressioni inflazionistiche, ed effettuare gli eventuali aggiustamenti delle proprie decisioni nelle prossime riunioni, così da garantire una convergenza verso l’obiettivo del 3%.
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La reazione del mercato
La decisione dell’Istituto centrale, essendo largamente attesa, non ha inciso granché sull’andamento del peso messicano. Il cambio USDMXN rimane oltre la soglia di 17,1, allontanandosi dal minimo di tre settimane che era stato registrato nei giorni scorsi (si può vedere su qualunque broker opzioni binarie Italia).
Sul recente deprezzamento del peso messicano rispetto a dollaro incide la forza del biglietto verde, alimentata dalla prospettiva sempre più concreta che i primi tagli del tasso di interesse da parte della Federal Reserve cominceranno non prima di aprile.