Comincia con una giornata decisamente negativa il mese di ottobre per il mercato azionario del vecchio continente. Gli investitori sono rimasti delusi dai dati riguardanti la manifattura della eurozona. Dall’altra parte dell’oceano invece si segnala un miglioramento negli Stati Uniti, che hanno peraltro evitato sul filo di lana il rischio shutdown.
Il bilancio del mercato azionario
Alla fine di una seduta molto nervosa il listino principale di Piazza Affari ha chiuso con una perdita del 1,39%. La giornata è stata negativa per il FTSE Italia All-Share, che continua la seduta a 29.711 punti, in calo dell’1,31%. In lieve ribasso il FTSE Italia Mid Cap (-0,62%); sulla stessa linea, in frazionale calo il FTSE Italia Star (-0,33%).
Non è andata meglio al mercato azionario degli altri paesi europei. L’indice DAX di Francoforte ha chiuso con un calo dello 0,91%, perde quota Parigi -0,94% così come va già anche Londra -1,28%. Chiudono il rosso anche le piazze di Madrid -1,15% e Amsterdam -0,63%.
Consiglio: se vi interessa negoziare i titoli, potreste trovare interessante sapere le opzioni vanilla cosa sono.
Chi sale e chi scende
Ci sono soltanto sei titoli che hanno chiuso in positivo sul listino principale del mercato azionario italiano. La performance positiva di Banca MPS (+1,61%), che rimane al centro dei rumors riguardo possibili fusioni in futuro. Buona giornata anche per il titolo Ferrari (+1,11%).
Pioggia di segni rossi per la maggior parte dei titoli del listino. Le prese di profitto mandano al tappeto soprattutto il settore petrolifero: Saipem -3,67%, Tenaris -3,44% ed Eni -2,33%.
Il rosso profondo anche le utilities: ERG -3,06%, Hera -2,93% ed Enel -2,73%.
Nel settore bancario va segnalata la performance negativa di Unicredit che scende del 2,97%.
Gli altri mercati
Sul fronte valutario, il dollaro ha ripreso a marciare forte dopo aver guadagnato oltre il 2,5% a settembre. Il cambio EURUSD precipita di nuovo sotto 1,05 e siamo tornati alla linea centrale della Forchetta di Andrews pitchforks.
Intanto l’indice del biglietto verde ha ampliato i guadagni sfiorando quota 107.