La visita di Stato del presidente ucraino Zelensky in Polonia non ha portato affatto bene al governo di Mateusz Morawiecki. Con la campagna elettorale che inizierà solo fra alcuni mesi, si è ritrovato fra le mani una vera patata bollente, metafora azzeccata dal momento che si parla di agricoltura. In questo caso è il grano che ha indotto il ministro dell’Agricoltura Henryk Kowalczyk a lasciare il suo posto. Il grano proveniente dall’Ucraina, che Bruxelles ha alleggerito delle tariffe di importazione e lo ha reso dunque concorrenziale al punto da rovinare il mercato locale dei Paesi UE. Non solo: la decisione di rimandare la scadenza dell’esenzione al prossimo anno ha fatto infuriare gli agricoltori di Polonia, Romania e Bulgaria. Il ministro Kowalczyk non ha saputo fare di meglio che dimettersi, mentre la lettera congiunta dei premier di cinque Paesi alla presidente della Commissione von der Leyen non ha sortito alcun effetto. Zelensky, intanto, ringraziava la Polonia per l’aiuto ricevuto e ribadiva la sua richiesta di ulteriori armi, ancora armi e munizioni per respingere l’avanzata nemica. I cittadini polacchi, però, sono esausti e vorrebbero salvare la propria economia dalla crisi prima di tornare ad aprire braccia e portafogli per assistere profughi ed esercito ucraino. Dalla Polonia passa il grosso delle forniture militare della NATO e lo stesso governo Morawiecki ha spinto per dare i carri armati da combattimento e poi i caccia. Proprio Varsavia è stata la prima a fornire i MiG-29 agli ucraini. Il presidente Andrzej Duda ha insignito Zelensky dell’Ordine dell’Aquila Bianca, il principale riconoscimento nazionale polacco. Fonte: https://strumentipolitici.it/zelensky-visita-varsavia-la-rabbia-degli-agricoltori-polacchi-per-il-grano-ucraino-porta-alle-dimissioni-il-ministro-dellagricoltura/
Renato Aiello 
Paolo Vinci 