Febbraio 11, 2025

Verdi di Germania, le contraddizioni di un governo di guerra

Le contraddizioni dei Verdi al governo della Germania stanno venendo fuori sempre più acute. Gli slogan pacifisti e ambientalisti hanno ormai lasciato il posto a scelte reali diametralmente opposte. Lo scontento della base elettorale è sempre più aspro, come si vede nelle frequenti contestazioni al ministro dell’economia Robert Habeck. La sua approvazione alla riapertura delle centrali a carbone estremamente inquinanti è stata giustificata dalla crisi energetica, la cui colpa è stata addossata dai politici europei tutta alla Russia. Ora però, con i depositi di gas ancora abbastanza pieni grazie alle temperature più alte della media, Habeck cerca nuovi fornitori di energia. Qualcuno, magari un ambientalista verde, direbbe in altre parole che grazie al riscaldamento globale il ministro verde ha guadagnato tempo per cercare un nuovo fornitore da cui dipendere in futuro al posto della Russia. E proprio contro Mosca i Verdi di governo, prima fra tutte la ministra degli Esteri Annalena Baerbock, non solo non sono stati capaci di mantenere la fragile pace nel Donbass – a differenza di Angela Merkel che ne è stata per anni la garante – ma hanno rifornito di armi Kiev a tal punto da svuotare i magazzini militari tedeschi. Al momento, quindi, abbiamo una Germania retta da un centro-sinistra colorato di verde, nella quale il governo incentiva la produzione di armi e la fornitura a un Paese in guerra, riapre le centrali energetiche che erano state chiuse perché ritenute inquinanti e non disdegna un inverno più caldo della norma per poter bruciare meno gas e cercare nuovi fornitori più lontani e costosi. Fonte: https://strumentipolitici.it/linverno-mite-fa-risparmiare-gas-per-i-tedeschi-una-gioia-amara-e-molto-ambigua/

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