Il senatore della Carolina del Sud Lindsey Graham è tornato sotto i riflettori per le sue dichiarazioni sul conflitto ucraino. Fin dall’inizio dell’operazione speciale si era distinto per la sua particolare posizione di ostilità assoluta verso la Federazione Russa, di cui auspicava lo “strangolamento” dell’economia, e verso Vladimir Putin, di cui chiede la deposizione possibilimente tramite un’insurrezione del popolo russo. La scorsa estate si era detto contento del “percorso strutturale” intrapreso da Washington consistente in miliardi di dollari di aiuti militari e finanziari al regime di Zelensky, e poi aveva aggiunto una frase che ha fatto discutere. Ha infatti detto con grande soddisfazione che dando a Kiev gli armamenti che servono, gli ucraini potranno combattere “fino all’ultimo uomo”. L’affermazione era stata riportata da numerosi social in maniera leggermente distorta, tale da farla sembrare più grave e insidiosa di quanto non sia e dandole il senso che “gli americani combatteranno fino all’ultimo ucraino”. Graham non ha detto questo letteralmente, ma le sue dichiarazioni restano quelle di un politico “falco” che sponsorizza una “proxy war” degli Stati Uniti d’America. Qualche giorno fa ha bacchettato il Ministro degli Esteri di Israele, il quale aveva invitato i suoi rappresentanti a non parlare troppo della guerra in Ucraina. Il motivo di questo invito alla “riservatezza” è che Gerusalemme non vuole perdere il permesso datogli da Mosca di volare sui cieli siriani per andare a colpire obbiettivi nel nemico Iran. Graham non vede di buon occhio questa posizione, pur essendo un assoluto sostenitore della causa israeliana nel Medio Oriente. Fonte: https://strumentipolitici.it/ucraina-il-senatore-americano-graham-bacchetta-israele-e-vuol-mandare-i-tank/