Torniamo oggi a parlare della questione del Sahara marocchino dove lunedi 30 ottobre 2023 votata con 13 voti favorevoli e 2 astensioni, la risoluzione 2703 del Consiglio di sicurezza dell’ONU sul Sahara marocchina, rafforza ancora una volta gli sforzi del Marocco, individua la responsabilità dell’Algeria nel conflitto e ribadisce la necessità di un censimento dei campi di Tindouf. Algeri, che sta per entrare nel CS come membro non permanente.
Tuttavia, la decisione è in linea con quelle adottate nel 2021 e nel 2022, adottata dal Consiglio di Sicurezza, la risoluzione 2703 consolida la via del compromesso e del realismo come soluzione alla crisi disputa nel Sahara marocchina.
Inoltre, dei 5 paesi membri permanenti del CS, 4 si sono espressi a favore del testo: Stati Uniti, Cina, Regno Unito e Francia). Idem per 9 paesi membri eletti dall’Assemblea Generale, per un mandato di due anni, su 10. Tra questi figurano Albania, Brasile, Emirati Arabi Uniti, Ecuador, Gabon, Ghana, Giappone, Malta e Svizzera.
Non sorprende che solo la Russia membro permanente e il Mozambico membro non permanente si siano astenuti. Il loro tentativo di apportare modifiche al progetto presentato alla SC, il cui portapenne altri non sono che gli Stati Uniti, non ha avuto successo. Il progetto messo “in blu” e sottoposto al voto è quindi rimasto invariato.
Per risolvere questo conflitto che ha durato tantissimo, richiede negoziati basati sul compromesso e sul realismo, lontani dai vuoti slogan legati ad una presunta decolonizzazione del Sahara marocchina, che il regime di Algeri ripropone e l’opzione del referendum è stata definitivamente sepolta già da diversi anni.
Vale la pena menzinare che la proposta marocchina presentata l’11 aprile 2007 al Segretario generale dell’ONU, così come gli sforzi seri e credibili del Marocco per portare avanti il processo verso una risoluzione, rimane l’unica soluzione per questo conflitto.
Dopo l’adozione della risoluzione del Consiglio sul Sahara, tutti gli occhi sono quindi puntati su Algeri. Sarà la reazione di quest’ultimo ad essere monitorata e non quella del Marocco, che molto probabilmente accoglierà favorevolmente la risoluzione 2703. Il fatto stesso che la comunità internazionale guardi ad Algeri all’indomani dell’adozione di una risoluzione sul Sahara è una prova evidente che non ci si inganna sull’identità dell’Algeria come protagonista del conflitto del Sahara.
Va ricordato che Il Sig. Guterres ha elogiato il contributo costruttivo e costante del Regno al mantenimento e al consolidamento della pace, al rafforzamento della stabilità e alla promozione dello sviluppo, in particolare nel continente africano. Oltre l’impegno permanente del Sovrano del Marocco nel promuovere i valori dell’apertura, della tolleranza, del dialogo e del rispetto delle differenze.
Infine, la soluzione politica dovrebbe essere realistica, pragmatica, sostenibile e basata sul compromesso, che può essere solo l’Iniziativa per l’autonomia marocchina e nel rigoroso rispetto dell’integrità territoriale e della sovranità nazionale del Regno del Marocco.
Forum Marocco Veneto