Febbraio 10, 2025

Russia in barba alle sanzioni, numeri record per gli scambi commerciali

Qualche giorno fa il New York Times ha pubblicato i numeri raccolti dalla piattaforma “Observatory of Economic Complexity” relativi all’economia russa nei mesi seguiti al 24 febbraio 2022, data di inizio dell’operazione speciale in Ucraina. I risultati sono uno schiaffo clamoroso sulla faccia di quei politici che aveva pronosticato con totale sicurezza l’imminente fine della Russia, il crollo della sua economia e il tanto desiderato “regime change”. Uno degli esempi più desolanti e involontariamente comici è quello di Enrico Letta, che a marzo parlava di sanzioni “devastanti” che avrebbero portato al collasso “in qualche giorno” l’economia russa. Ecco, oggi le cifre parlano di scambi commerciali aumentati del 310% con l’India, del 106% col Brasile, dell’81% col Belgio, del 57% con la Spagna e così via. Nell’elenco dei Paesi con cui il commercio è cresciuto vi sono sia componenti del BRICS che membri dell’Unione Europea, oltre ovviamente a Paesi con una posizione equilibrata rispetto alla questione ucraina, come ad esempio la Turchia. Le cifre possono essere interpretate in molti modi, ma sono lontane anni luce dall’esito sperato a Washington, Bruxelles e Kiev. Il New York Times cerca di indorare la pillola precisando che questi numeri non sono definitivi, ma relativi a un periodo concluso anche se molto vicino temporalmente, e spiega che la situazione potrebbe cambiare di colpo non appena si facciano sentire gli effetti delle sanzioni occidentali. Tutto può ancora succedere, c’est la vie, ma nel frattempo ad attraversare acque agitate sono i Paesi che hanno visto crollare i loro scambi commerciali con Mosca: la Gran Bretagna ha cambiato 3 premier in poche settimane e la sua Banca centrale avverte della recessione in arrivo, mentre la Svezia ha cambiato il governo e ora il suo Ministro delle Finanza parla di disoccupazione e recessione nel 2023.
FONTE: https://strumentipolitici.it/e-pure-oggi-la-russia-fallisce-domani-boom-degli-scambi-commerciali-con-diversi-paesi-anche-europei/

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