Secondo la Commissione europea, due istituti avrebbero violato le norme a tutela della concorrenza riguardo al commercio di obbligazioni. Si tratta del colosso tedesco Deutsche Bank e del fornitore di servizi olandese Rabobank.
Il cartello sulle obbligazioni
Secondo l’opinione preliminare di Bruxelles (già comunicata agli interessati), i due istituti avrebbero violato le norme antitrust, colludendo per distorcere la concorrenza quando negoziavano titoli di stato, obbligazioni SSA (obbligazioni sovranazionali, governative e di agenzie estere) e obbligazioni coperte e garantite dallo Stato.
Nota: so possono effettuare investimenti anche sui titoli di Stato grazie ai broker opzioni binarie Italia.
I fatti…
Più precisamente, le autorità antitrust di Bruxelles ritengono che Deutsche Bank e Rabobank abbiano stretto accordi anticoncorrenziali, scambiandosi informazioni commerciali sensibili (principalmente tramite e-mail e chat room online) attraverso alcuni dei loro rivenditori. Inoltre hanno coordinato le loro strategie di prezzo e negoziazione su diversi tipi di obbligazioni.
I fatti risalirebbero al periodo compreso tra il 2005 e il 2016.
La Commissione Ue si era attivata per raggiungere un accordo con i due soggetti interessati, ma non essendoci stati progressi ha deciso di interrompere i negoziati e procedere con il normale iter previsto dall’antitrust.
Commenti
Va detto che Deutsche Bank, che non ha rilasciato commenti, ritiene di aver collaborato ‘in modo proattivo’ con la Commissione UE, e quindi non si aspetta alzuna sanzione. Inoltre chi legge le Dax news notizie ha potuto constatare che il prezzo in Borsa non ne ha risentito.
Chi invece ne ha parlato è stata Margrethe Vestager, vicepresidente esecutivo della Commissione e responsabile della politica di concorrenza: “Affinché la concorrenza effettiva funzioni, gli operatori economici devono determininare i loro prezzi in modo indipendente. I cittadini devono potersi fidare del fatto che le istituzioni finanziarie non mettono in atto pratiche che limitano la concorrenza nei mercati di scambio di obbligazioni“.
Precedenti
Quella in corso è la terza inchiesta della Commissione Ue sui cartelli nel commercio di obbligazioni. La prima fu nell’aprile 2021, e portà alla sanzione verso Bank of America, che ha dovuto pagare a Merrill Lynch, Credit Agricole e Credit Suisse un totale di 28,5 milioni di euro. Era coinvolta anche Deutsche Bank, che però se la cavò senza multa a causa del programma di clemenza.
A maggio 2021 Nomura, UBS e Unicredit hanno ricevuto sanzioni per un totale di 371 milioni di euro. Anche in questo caso erano coinvolti altri istituti, che però non hanno dovuto pagare nulla a causa dei termini di prescrizione o della collaborazione con la Commissione.