Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ricevuto il 16 marzo il premier israeliano Benjamin “Bibi” Netanyahu. Quest’ultimo sta effettuando visite ai colleghi europei per rinsaldare i rapporti bilaterali. Nel conferenza stampa congiunta che è seguita ai colloqui fra i due leader, Netanyahu ha risposto alle domande dei giornalisti sulla politica interna di Israele e su quella estera. Se la prima è attualmente sconvolta dalle polemiche sulla riforma giudiziaria, la seconda è oggetto di critiche da più di anno e anche per i due predecessori dell’attuale premier. A costoro viene imputato di essere troppo morbidi sulla condanna alla Russia e troppo freddi nell’aiuto all’Ucraina. Israele infatti ha dato solamente assistenza umanitaria e quella militare non l’ha nemmeno promessa, a differenza di quanto fatto dai Paesi europei. Netanyahu ha spiegato chiaramente come per l’Europa sia molto più semplice fare queste scelte, ma non per Israele, che si trova in una situazione “complessa”, come dice il premier. Complesso è infatti il quadro del Medio Oriente, in cui Gerusalemme deve difendersi dalla minaccia posta dall’Iran e da altri avversari. Per farlo, necessità ad esempio dell’assenso di Mosca ai voli dei suoi caccia nei cieli siriani per andare a colpire gli obiettivi strategici in Iran, a sua volta amico della Russia. Sta di fatto che Israele non darà a Zelensky le armi che vorrebbe, anche se potrebbe fare qualche eccezione per i sistemi di guerra elettronica. Essi infatti potrebbero essere testati sul campo nell’azione contro i droni di fabbricazione iraniana: ciò tornerebbe molto utile al comparto difensivo israeliano, alla luce delle considerazioni sulla minaccia iraniana che Gerusalemme considera come esistenziale. Fonte: https://strumentipolitici.it/netanyahu-a-berlino-israele-in-equilibrio-fra-russia-e-ucraina-ma-niente-armi-a-zelensky/
Netanyahu spiega la posizione neutrale di Israele verso l’Ucraina
