Giornata complessivamente cauta per le borse europee, che hanno vissuto un altro piccolo rialzo (proseguendo il trend timidamente positivo avviato ieri). Sul mercato azionario si sono aspettati soprattutto i conti di Nvidia, in uscita a mercati chiusi.
Domani intanto saranno diffusi i dati sui prezzi al consumo tedeschi e venerdì l’inflazione della zona euro e il core Pce Usa, la misura dei prezzi attentamente monitorata dalla Fed per le sue decisioni di politica monetaria.
L’esito della giornata sul mercato azionario
A Piazza Affari, l’indice principale del mercato azionario (Ftse Mib) ha chiuso in rialzo dello 0,3% a 33.880 punti. Sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 36.066 punti.
Nel resto d’Europa, a Francoforte l’indice DAX della Xetra borsa sale dello 0,46%, Amsterdam dello 0,31%, Parigi +0,16%. Sono piatte Madrid e Londra.
I numeri
Il controvalore degli scambi sul mercato azionario è stato pari a 1,66 miliardi di euro, in rialzo rispetto agli 1,57 miliardi della vigilia. I volumi di titoli scambiati si attestano a 0,35 miliardi di azioni, rispetto ai 0,46 miliardi precedenti.
I titoli migliori del giorno sul mercato azionario sono Recordati (+2,6%), Diasorin (+2,6%) e Leonardo (+2,2%). Bene gli assicurativi con Unipol +1,71% e Generali +1,03%. Arretrano invece Tenaris (-1,65%) e Saipem (-1,1%). Umore poco brillante anche per le banche, sono contrastati i titoli della moda.
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Gli altri mercati
Sul mercato valutario il dollaro si rafforza dopo le recenti perdite. L’indice del biglietto verde rimbalza dopo aver toccato i minimi di 13 mesi. Il cambio EUR/USD scende ma rimane comunque oltre quota 1,10.
Tra le materie prime, il petrolio scende dopo il calo delle scorte statunitensi di greggio inferiore alle previsioni. Le tensioni in MO e il blocco libico che non bastano a sostenere i prezzi. L’oro scambia a 2.506 dollari l’oncia, al di sotto dei massimi storici recentemente raggiunti. Rimane piatto il prezzo del gas ad Amsterdam.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund con il decennale italiano al 3,64% e il benchmark tedesco al 2,26%.