A differenza di quanto accaduto ad agosto, quando i dati più deboli del previsto sul mercato del lavoro innescarono un sell-off sui mercati finanziari, stavolta il report sull’occupazione statunitense non ha riservato brutte sorprese.
Gli ultimi dati sul lavoro
I dati resi noti dall’US Bureau of Labor Statistics hanno mostrato una crescita delle buste paga non agricole (Non Farm Pyarolls) di 142.000 unità nel mese di luglio. Si tratta del dato peggiore per il mese di agosto dal 2021, ed è un dato leggermente inferiore alle previsioni di 160.000, sia pure in crescita rispetto a luglio, quando furono appena 89.000 (rivisti al ribasso). La crescita comunque è in linea con la la media degli ultimi mesi.
Cala la disoccupazione, crescono i salari
Allo stesso tempo, il tasso di disoccupazione è sceso al 4,2% dal 4,3% del mese precedente, allineandosi alle aspettative del mercato. Il numero dei disoccupati è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al mese precedente, attestandosi a 7,1 milioni.
Quello che invece è stato maggiore delle attese è l’incremento dei salari, pari a +0,4% (rispetto allo 0,2% precedente). Si tratta di un valore leggermente superiore alle previsioni (0,3%), che evidenzia una leggera accelerazione delle pressioni inflazionistiche.
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La reazione del mercato finanziario
Questo report sul mercato del lavoro non ha cambiato molto le aspettative riguardo alle prossime mosse della Federal Reserve. Il mercato rimane diviso tra chi ritiene probabile un taglio massiccio (50 pb) e chi invece pensa che la banca centrale Usa adotterà un approccio più morbido (25 pb), in occasione della riunione che ci sarà il 17-18 ottobre.
Tuttavia, rispetto ad inizio settimana, la percentuale di coloro che si aspetta una sforbiciata di 50 punti base è salita dal 30% al 50%.
La reazione del mercato a questo nuovo nuovo report sul lavoro non è stata forte come si poteva temere. Il Dollar Index è rimasto attorno quota 101 (è negoziabile anche sui broker opzioni binarie No ESMA), dopo aver toccato i minimi di tredici mesi pochi giorni fa, sulle speculazioni di tagli massicci da parte della FED.
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