Settembre 18, 2024

Il possibile ruolo della Bielorussia nel quadro del conflitto

Gli ucraini monitorano costantemente il loro confine nord-occidentale, quello con la Bielorussia. Pur non essendo più giunto alcun pericolo da diversi mesi, le esercitazioni congiunte effettuate a gennaio da russi e bielorussi hanno rialzato il livello di allerta a Kiev. Così, la frontiera è tenuta sotto controllo dalle truppe ucraine non impegnate altrove, anche se il Ministro della Difesa britannico ha ritiene improbabile un’offensiva da quel lato perché in Bielorussia sono stanziati troppo pochi soldati russi e con armamenti non tali da rappresentare una seria minaccia. La posizione geografica della Bielorussia rimane comunque un vantaggio strategico insopprimibile, che la Russia potrebbe sfruttare per bloccare sul nascere le prossime forniture di armamenti pesanti NATO all’Ucraina. Passando dalla Bielorussia infatti si può intervenire al confine su un Paese da cui passano i armi e munizioni occidentali per Kiev, cioè la Polonia. E se i russi attaccassero l’Ucraina anche dal lato bielorusso, potrebbero quasi stringerla in una tenaglia, visto che ad est hanno il Donbass e a sud  dalla Bielorussia, inoltre, la Russia chiuderebbe le forze ucraine anche da nord, visto che a est hanno il Donbass e a sud hanno quasi chiuso il Mar Nero. A Minsk si dicono pronti ad aiutare i “fratelli” russi, anche se Lukashenko diplomaticamente specifica che Mosca oggi non ha bisogno della loro assistenza. Ma aggiunge che sono sempre disposti a darla, pur non precisando in cosa consisterebbe, se uomini, postazioni o altro. La Bielorussia comunque dispone dei sistemi missilistici russi a corto raggio Iskander. Fonte: https://strumentipolitici.it/la-quiete-prima-della-tempesta-e-laiuto-della-bielorussia-nel-tagliare-le-forniture-di-armi-a-kiev/

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