In Francia c’è qualcuno che ha analizzato l’esito di due mesi e mezzo di controffensiva e ha visto che si tratta di risultati profondamente deludenti. Anzi peggio: risultati tragici, perché la distruzione degli armamenti occidentali presuppone anche la morte di un numero altissimo di soldati ucraini. I miseri avanzamenti territoriali e le piccole vittorie localizzate contro le truppe russe non giustificano che si continui a questi ritmi di morte e distruzione dal lato ucraino. Così, l’ex ambasciatore francese in Vietnam Poirier propone le sue idee in merito. Bisogna che la NATO e naturalmente l’Ucraina riflettano sulle proprie scelte e correggano la direzione. In realtà, Kiev farà ciò che chiede Bruxelles e ancora di più Washington. Ma l’Occidente non è mai ben disposto ad ammettere di avere sbagliato o di avere esagerato. Qualcuno però deve assumersi l’iniziativa di dire “basta”. Le voci critiche negli ambienti militari americani ed europei già si alzano contro gli ucraini, i quali a loro volta potrebbero accusare di non aver ricevuto abbastanza armi. È un vicolo cieco da quale bisogna uscire il prima possibile. I Paesi più ostili alla Russia, cioè la Polonia e soprattutto la Gran Bretagna, dovrebbe fare un passo indietro e accodarsi a una linea più equilibrata, proprio quella di Macron, o magari neutrale come per Orban. Ma è qualcosa di molto difficile da realizzarsi. Eppure occorre tentare e insistere per costruire le circostanze giuste per una tregua e poi un negoziato con la Russia. Negli Stati Uniti la campagna per le elezioni presidenziali arriverà presto, in parte è già iniziata: è proprio questa la circostanza che potrebbe di fatto costringere Washington a far tacere le armi ucraine. Fonte: https://strumentipolitici.it/ucraina-ammettere-gli-errori-e-proporre-negoziati-la-via-duscita-per-la-nato-proposta-dallex-ambasciatore-francese-jean-noel-poirier/