Gli interessi economici non cancellino di diritti umani : anche quando si parla di Gas

Gli interessi economici non cancellino di diritti umani : anche quando si parla di Gas

La corte d’appello penale del Consiglio giudiziario di Algeri ha condannato l’attivista politico Rachid Nekkaz a cinque anni di carcere e una multa di 500.000 dinari. Nekkaz è accusato di istigazione a un raduno disarmato e del reato di tentativo di impedire ai cittadini di esercitare il diritto di voto, secondo un piano attuativo nel territorio della Repubblica L’accusa del tribunale penale di primo grado di Dar El Beida aveva chiesto 5 anni di reclusione e una multa all’attivista politico Rachid Nekkaz.Si segnala che le autorità algerine avevano arrestato l’attivista politico nel dicembre 2019 sullo sfondo di un video che aveva postato sui social network. Nekkaz è stato arrestato all’aeroporto internazionale di Algeri, dopo essere arrivato da un volo dalla Spagna. Nekkaz ha iniziato uno sciopero della fame in concomitanza con il secondo anniversario delle proteste a Khchenchela, pochi giorni prima dell’inizio del movimento popolare nel febbraio 2019. Lo stesso attivista politico ha beneficiato della grazia presidenziale annunciata dal presidente Abdelmadjid Tebboune.

La nostra Costituzione all’Articolo 41 sancisce che ”  L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.” Dobbiamo chiedere a tutti , senza distinzione, di parte  che nei nostri interscambi commerciali, anche in tema di approvvigionamento energetico , non vi sia solo la necessità o consolidatati accordi ma che questi accordi non siano in contrasto con l’articolo 41 della Costituzione. 

Scegliere nazioni che non fomentano il separatismo nelle zone vicine , scegliere nazioni stabili ed innovative nel piano energetico o che stanno lanciando piani per l’idrogeno verde, per il solare e il termo solare. Scegliere nazioni che non sono mentalmente legate alla alla guerra fredda, scegliere nazioni ( e ve ne sono anche nel mondo arabo) dove si svolgono elezioni libere e democratiche, dove si lavora in modo multilaterale  dove non vi è repressione del dissenso e si lavora per l’africa e non nella logica della contrapposizione.

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