Settembre 11, 2024

Banca Centrale di Turchia, tassi fermi ma la Lira scivola sempre di più

Dopo il taglio dei tassi di interesse effettuato il mese scorso (50 punti base), la banca centrale turca ha mantenuto il costo del denaro all’8,5% nella riunione di marzo. Si tratta di una decisione prevista dagli analisti finanziari.

La decisione della banca centrale

Secondo il Comitato della banca centrale, l’attuale orientamento di politica monetaria è adeguato a sostenere la ripresa economica, resa ancora più necessaria dopo il tremendo terremoto che ha colpito il Paese il mese scorso. La CBRT continuerà ad utilizzare gli strumenti disponibili, fino a quando forti indicatori non indicheranno un calo permanente dell’inflazione e non sarà raggiunto l’obiettivo di medio termine del 5%.

Va ricordato che l’inflazione in Turchia è salita all’86% in ottobre, prima di tornare al 55% a febbraio.

Il ciclo di strette e le conseguenze

L’anno scorso la banca centrale ha tagliato il tasso di riferimento di 500 punti base (10,5 punti percentuali da settembre 2021) contro ogni logica, per contrastare un rallentamento economico.

Questi ripetuti tagli hanno spedito al ribasso la Lira, crollata del 56% dall’inizio del ciclo di tagli della banca. Il cambio Dollaro-Lira è salito al massimo storico di 19 verso metà marzo, e continua gradualmente a salire (NB. Se siete interessati a negoziare questo cambio valutario, è bene rivolgersi solo a Consob broker autorizzati).

La difesa della Lira

Questa svalutazione della Lira ha aggravato l’aumento dei costi energetici che la Turchia deve importare. Per questo la banca centrale turca attuerà la Liraization Strategy (strategie anti-dollarizzazione) al fine di creare una base istituzionale per una stabilità dei prezzi permanente e sostenibile.
Intanto il rendimento del titolo di stato turco a 10 anni è salito oltre l’11,8% a fine marzo, il massimo da novembre.

Annotazione: non è possibile fare investimenti sulla Lira turca tramite i broker opzioni binarie Italia.

Elezioni sempre più vicine

Intanto all’orizzonte si delineano le prossime elezioni parlamentari e presidenziali previste entro la fine di giugno. Un blocco costituito da sei partiti ha nominato Kemal Kılıçdaroğlu, leader del principale partito di opposizione nel paese, per sfidare il presidente Erdoğan.
L’opposizione intravede un’opportunità storica per porre fine ai 21 anni di governo di Erdoğan e del suo Partito.

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