Settembre 7, 2024

ORGANOPATIA DA SARS COV-2: “Consapevolezza clinica delle patologie derivanti, a partire da diagnosi precoce, terapia rapida e follow-up”

22 dicembre 2020 – È ormai appurato che il virus da SARS COV-2 non aggredisce solo i polmoni

portando ad un’insufficienza respiratoria spesso mortale, ma attacca praticamente tutti gli organi

causando in alcuni deficit che permangono a lungo e con conseguenze importanti. È il caso dei

cosiddetti long-haulers, cioè persone che dopo un’infezione iniziale spesso moderata e curata a

domicilio, non riescono a guarire completamente, perché il virus persiste in piccole quantità in

alcuni organi del corpo, dando origine non a una tempesta citochimica ma ad una pioggia

citochimica con infiammazione permanente e se si giunge ad immunodepressione anche alla

riattivazione della malattia con aggravamento importante. Per approfondire al meglio il tema,

MOTORE SANITÀ ha organizzato il webinar ‘Organopatia da Covid-19: diagnosi, terapia e

follow-up’.

 

Come affermato dagli esperti, in primis dal Prof. Fauci, il Coronavirus colpisce non solo le vie aree

ma talora si diffonde a tutti gli organi con conseguenze che si prolungano a lungo. Sintomi come la

fatica, dolori muscolari ed ossei, dispnea, diarrea e sintomi cardiaci e neurologici sono presenti

soprattutto nei pazienti con alta carica virale o sottoposti a terapie ad alta intensità per vincere il

contagio da SARS COV-2. In alcuni pazienti, come riportato in letteratura, il virus si occulta in

alcuni organi non scatenando una tempesta citochinica ma una pioggia citochinica con uno stato

infiammatorio permanente che talora riattiva la malattia prima superata a domicilio con necessità

di ricovero in ospedale. D qui la necessità di analizzare le conseguenze del contagio in termini

epidemiologici e assistenziali per indurre i centri e le regioni a programmare un follow up di

questi pazienti per capirne la prevalenza e l’impatto in termini di salute e sociali”, ha dichiarato

Claudio Zanon, Direttore Scientifico Osservatorio Motore Sanità

 

“Elevazione degli enzimi epatici sono comuni in corso di COVID-19, potendo essere riscontrati

fino al 76% dei casi. Elevati livelli di alanina aminotransferasi (ALT) e soprattutto di aspartato

aminotransferasi (AST) sono le anomalie più comuni, anche se solo nei pazienti più gravi si

osservano valori maggiori di 3 volte quelli normali; incremento dei livelli di γ-glutamil transferasi

(GGT) possono essere riscontrati fino al 50% e della bilirubina nel 10% dei casi. La fosfatasi

alcalina (ALP) è tipicamente normale nonostante il recettore ACE2 sia espresso sul 58% delle

cellule dei dotti biliari. L’insufficienza epatica acuta su cronica (ACLF) segnalata già per il virus

dell’influenza, è stata anche riportato nel 12% e nel 28% dei pazienti con cirrosi compensata con

incremento della mortalità. I meccanismi con cui SARS-CoV-2 colpisce il fegato non sono ben

definiti. Il recettore ACE2 è espresso solo nel 2,6% degli epatociti e un effetto citopatico diretto,

descritto per i virus della SARS e della MERS non è stato documentato per SARS-CoV-2 anche

se ci sono riscontri aneddotici alla microscopia elettronica della tipica struttura spike nel citoplasma

degli epatociti. Secondo la World Gastroenterology Organization (WGO) le procedure interventistiche

come l’endoscopia e la colangiopancreatografia retrograda endoscopica dovrebbero essere eseguite

solo in casi di emergenza o quando sono considerate strettamente necessarie come in varici ad alto

rischio o colangite. La sorveglianza del cancro epatocellulare potrebbe essere posticipata di 2 o 3 mesi.

Il trapianto di fegato dovrebbe essere limitato ai pazienti con punteggi MELD elevati, insufficienza

epatica acuta ed epatocellulare cancro entro i criteri di Milano. Donatori e riceventi dovrebbero

essere testati per SARS-CoV-2 e se trovato positivo il donatore dovrebbe essere escluso e il

trapianto di fegato posticipato fino alla guarigione dall’infezione”, ha spiegato Antonio Cascio,

Direttore Unità Operativa Malattie Infettive Policlinico P. Giaccone, Palermo

 

Riportiamo qui di seguito il link per scaricare il comunicato stampa: COMUNICATO STAMPA

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