La nostra Costituzione italiana all’Articolo 41 sancisce che ” L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.” Dobbiamo chiedere a tutti , senza distinzione, di parte che nei nostri interscambi commerciali, anche in tema di approvvigionamento energetico , non vi sia solo la necessità o consolidatati accordi ma che questi accordi non siano in contrasto con l’articolo 41 della Costituzione.
Tra questi valori , portetti dalla Costituzione vi sono anche i diritti dei bambini, il nostro ordinamento vieta l’uso di bambini nel campo economico ma anche ( e direi soprattuto) l’impiego di bambini soldato . La Costituzione italiana, fondata sul pace e che si oppone alla guerra come “strumento per la risoluzione delle controversie internazionali” non accetta ovviamente che dei bambini vengano impiegati nelle guerre.
Per questo dobbiamo, come Italia, salutare con grande interesse quanto emerso nella video conferenza dal titolo ” Promozione e protezione dei diritti del bambino nelle aree di conflitto – Situazione di bambini soldato” lanciato dalla Rete della Commissione Indipendente per i Diritti Umani in Nord Africa (CIDH Africa) dove è emerso che “I partecipanti hanno accolto con favore l’approvazione di nuove leggi, come è il caso del Codice generale per l’infanzia in Ciad, inteso a fungere da quadro per la tutela dei diritti del bambino e il suo reinserimento nel sistema educativo dopo la sua esperienza traumatica. . Altri, come la signora Mina LGHAZAL, presidente del Southern Institute for Strategic Studies e la signora Salwa Sahloul, membro della Rete dell’Unione africana per la sicurezza delle donne, hanno fornito statistiche schiaccianti sul numero di bambini soldato utilizzati nei vari conflitti, nonché come il numero crescente di ragazze soldato” .
Putroppo il feneno dei “bambini e delle bambine soldato ” è in costante crescita e merita attenzione anche da parte dell’ Italia. il mio augurio che l’ Italia si faccia promotrice di un vero movimento per la totale messa al bando di questa pratica , che il nostro Paese , che vanta una Costituzione attenta ai valori sociali valuti attentamente su questa situazione facendosi portatrice di una politica serie e determinata contro questa situazione
L’ Italia e i tanti sostenitori dei diritti dei bambini dovrebbero sostenere questo centro . Oggi viviamo , soprattutto in Occidente, nella società dello scarto dove, bambini ed anziani, in logica consumistica ed economicistica non vengono considerati se non come potenziali consumatori non come esseri e come persone. Dobbiamo sostenere questo centro per riportare nella nostra cultura la centralità dell’infanzia e con essa anche la dignità degli anziani essendo i due estremi della vita interconnessi tra loro.
Marco Baratto