Dopo il rilancio sul prezzo d’opa i piccoli risparmiatori stanno iniziando ad aderire all’offerta lanciata da Blado Investments sul fondo immobiliare Alpha. Ma di una mossa dell’Inps, istituto che del fondo detiene il 30%, non c’è ancora traccia. I dati sulle adesioni aggiornati a ieri sera indicavano una risposta positiva di circa 19 mila quote, pari al 18,63% del fondo. Alla chiusura mancano ancora una decina di giorni visto che la scadenza dell’offerta è fissata per il 10 agosto e dopo il ritocco al rialzo, deciso il 21 luglio, i piccoli risparmiatori si stanno muovendo. Del resto il nuovo corrispettivo, pari a 1.300 euro per quota, che corrisponde a una valorizzazione dell’intero fondo di 135 milioni di euro, è il 12,4% più alto dei 1,56,25 euro offerti inizialmente e rappresenta il 40,5% in più rispetto alla quotazione del 18 maggio, giorno in cui Blado ha diffuso il suo comunicato. I risparmiatori quindi sembrano rispondere positivamente, attratti dalla proposta di Blado che, se avrà successo, consentirà di recuperare l’investimento iniziale e ottenere un margine di circa 700 euro (considerando dividendi e rimborsi di capitale passati), senza dover attendere la scadenza minima del fondo, fissata al 2030. L’unica incognita è però che Blado non riesca a raggiungere il 50% e ritiri l’offerta, come prevedono le condizioni dell’opa. Determinante sarà la risposta dell’Inps e per l’ente, la cui partecipazione ad Alpha è frutto dell’apporto iniziale di immobili dell’Inpdap, l’incasso in caso di adesione all’opa sarebbe di oltre il 130% rispetto all’investimento iniziale. (riproduzione riservata) |