Marzo 14, 2025

Mercato petrolifero, l’anno comincia all’insegna del ribasso

L’avvio del nuovo anno è all’insegna della pressione per il mercato petrolifero, che aveva invece ottenuto un piccolo guadagno nel 2022. I prezzi del barile – tanto WTI che Brent – stanno però marciando di nuovo all’indietro.
Vediamo quali sono le cause di questa frenata.

Cosa muove il mercato petrolifero

A zavorrare i prezzi del mercato petrolifero sono soprattutto i timori dal lato della domanda, l’incognita cinese e il dollaro tornato forte. Li stanno illustrando gli analisti di tutte le migliori piattaforme trading gratis.

Incertezze sulla domanda

La lotta all’inflazione sta spingendo le banche centrali ad avere un atteggiamento ancora aggressivo sul fronte dei tassi di interesse. Anche se la morsa si sta allentando, comunque tutto questo ha delle ripercussioni sulla crescita economica, e di conseguenza sulla domanda di petrolio.

La direttrice del FMI Kristalina Georgieva ha dichiarato domenica che Stati Uniti, Europa e Cina – i principali motori della crescita globale – stanno tutti rallentando contemporaneamente.

La Cina

Inoltre vanno messe in conto le probabili ricadute della domanda della Cina, il più grande importatore globale, a causa del Covid. Pechino infatti continua a combattere le ondate di contagi. I dati ufficiali hanno mostrato che l’economia ha chiuso l’anno in una grave crisi e il presidente Xi Jinping ha affermato che rimangono sfide difficili.

Incertezze sull’offerta

Dal lato dell’offerta però, ci sono le tensioni sul fronte energetico con la Russia, le sanzioni sulle sue esportazioni di energia, e le probabilità che l’Opec possa tagliare nuovamente l’offerta.
Insomma il quadro è molto complicato, e questo rende tutto più difficile per gli investitori.

Annotazione: anche sul mercato petrolifero si può sfruttare il Fibonacci trading metodo.

Sul mercato, il prezzo del West Texas è sceso fino a meno di $79 al barile, rinunciando ai guadagni precedenti. Anche il benchmark globale Brent è in diminuzione.
Sul prezzo pesa anche la fiammata del dollaro, che martedì è schizzato verso l’alto.
Brent e WTI avevano recuperato quasi il 15% dai minimi di poche settimane fa, male prospettive rimangono tuttavia molto incerte, il che dovrebbe garantire che i prezzi del petrolio rimangano altamente volatili.

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