Giovedì 11 maggio 2023, Reporters sans frontières (RSF) accoglie con favore l’adozione da parte del Parlamento europeo di una risoluzione di emergenza che condanna i crescenti attacchi alla libertà di stampa in Algeria e chiede il rilascio immediato e incondizionato del giornalista Ihsane El Kadi.
Tuttavia, la risoluzione di emergenza del Parlamento europeo è preoccupata per il significativo deterioramento della libertà di stampa in Algeria dopo le manifestazioni di Hirak nel 2019 e il molestie ai giornalisti.
Inoltre, il Parlamento europeo dimostra di non voler tacere di fronte alla repressione attuata dalle autorità algerine nei confronti dell’ultimo media indipendente del Paese, pur essendo un importante partner economico. Mentre nei prossimi giorni è atteso il processo d’appello del giornalista El Kadi, Rsf chiede alla Commissione europea e agli Stati membri di fare tutto il possibile affinché il giornalista riacquisti la libertà. Le autorità algerine devono capire che imbavagliare i media è un percorso pericoloso che finirà per render loro un disservizio.
Il crescente blocco da parte delle autorità dei siti di informazione e delle testate critiche è denunciato anche dai parlamentari che chiedono la riapertura dei media chiusi e la fine degli arresti e delle detenzioni dei giornalisti.
La risoluzione del Parlamento europeo chiede alle autorità algerine di garantire il rilascio dei visti e delle autorizzazioni necessarie a giornalisti e media stranieri affinché possano lavorare liberamente.Questa è stata adottata con 536 voti favorevoli, 4 contrari e 18 astenuti. La risoluzione chiede anche alle autorità algerine di modificare le accuse relative alla sicurezza contenute nel codice penale, utilizzate per criminalizzare il diritto alla libertà di espressione.
Il Parlamento europeo esorta tutte le istituzioni dell’UE e gli Stati membri a condannare apertamente la repressione della libertà di stampa in Algeria, invitando la delegazione dell’UE e le ambasciate del Paese a chiedere l’accesso ai giornalisti imprigionati e a presenziare ai processi.
Come fa il Parlamento europeo a ignorare le gravi violazioni dei diritti umani nei campi di Tindouf, a cominciare dal reato di detenzione in suolo algerino da parte di un gruppo che non ha posto nella geopolitica, il reato di reclutamento di bambini, il reato di privazione della mobilità, e i crimini di stupro commessi dai leader separatisti?
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