Nelle scorse settimane, alcune Organizzazioni non governative, utilizzando il caso di un giornalista Omar Radi che sarebbe stato controllato da parte delle autorità marocchine, hanno messo in discussione , come spesso accade, l’esistenza di uno stato di diritto in Marocco. Questo evento, per fini non comprensibili, ha contribuito a creare un discredito del Marocco , presentato come uno “stato di polizia” . Ora, dopo una sentenza di un tribunale di un’altra nazione e dopo che la persona alla persona interessata è stato contestato dalla magistratura marocchina i capi di imputazione che gettano nuova luce sulla vicenda . L’autorità giudiziaria del Regno ha infatti contesto a questo giornalista di aver intrattenuto relazioni con una Nazione europea lavorando per essa in contrasto con gli interessi nazionali del Regno e dall’altro di avere anche problemi a causa di una relazione con una donna . La magistratura marocchina, che opera come in ogni nazione, in modo indipendente dagli altri poteri qualora dovesse accertare la fondatezza delle motivazioni del fermo di polizia ribalterebbe l’intera vicenda . Ma, la questione , pur nascendo da questo fatto è un altra. Ancora una volta siamo chiamati a riflettere sul concetto di “stato di diritto” relativamente al Regno del Marocco. Nella costituzione marocchina, fonte primaria del diritto , la libertà di espressione è tutelata sia direttamente sia indirettamente per via del richiamo alle varie convenzioni internazionali di cui il Regno è parte contraente. Del resto , scorrendo i dati del Ministero delle comunicazioni, relative al 2019 emerge chiaramente che le nessuna della oltre duecento pubblicazioni soggette a deposito legale abbia subito nel corso del 2019 forme di censura, interdizione o ritiro, la stessa cosa vale per le reti sociali di comunicazioni . Questi dati, permettono di fare una prima analisi: il Marocco è uno Nazione dove la libertà di espressione ha piena cittadinanza , anzi dove l’opinione pubblica è sicuramente la più sensibilizzata e aggiornata in modo libero della regione. Questa libertà di stampa ha permesso anche una gestione ordinata e capillare delle informazioni per gestire al meglio le informazioni di protezione Covid 19, permettendo di raggiungere con i messaggi delle autorità tutti i cittadini del Regno. Seconda analisi: la libertà di informazione e le telecomunicazioni in una Nazione che garantisce regole chiare e certe è un possibile settore di investimento per gli operatori del settore che posso essere sicuri di avere uno Stato forte ma allo stesso tempo garante delle libertà individuali . Questa libertà di comunicazione è stata chiara proprio durante il confinamento anche sul versante delle diverse confessioni religiose presenti nel Regno. Un esempio per tutti, la piccola comunità cattolica che da secoli è presente ha potuto , senza alcuna restrizione, proprio attraverso le reti sociali materne e creare momenti di preghiera nel rispetto delle norme sul confinamento e raggiungere i vari fedeli sparsi per la Nazione. Questo esempio denota due cose la secolare tradizione di rispetto verso la comunità cristiana del Marocco e allo stesso tempo la grande libertà di esprimere le proprie idee ne più ne meno di un qualsiasi paese europeo.
Marco Baratto
Forum Lombardia Marocco