Nel corso di una lunga intervista al sito Strumenti Politici, la senatrice romena Diana Iovanovici-Şoşoacă si è espressa in merito alla posizione di Bucarest sul conflitto ucraino, sul suo ruolo nell’Unione Europea e sulle prospettive socio-economiche del continente. Sin dai tempi dell’emergenza Covid, la leader e fondatrice del partito “S.O.S. Romania” si è eretta a portavoce del dissenso verso la narrativa dominante. Le sue considerazioni sull’attuale condotta di Kiev e dell’Unione Europea nei confrotti della situazione geopolitica in Europa dell’Est hanno purtroppo trovato poco ascolto fuori dai confini romeni. A causa dei continui aiuti militari diretti all’Ucraina, spiega la senatrice, si sta fomentando l’atteggiamento guerrafondaio di Zelensky. L’effetto è la prosecuzione indefinita di un conflitto che ha già mietuto troppe vittime. Nelle zone dell’Ucraina confinanti con la Romania, aree abitate prevalentemente da cittadini di etnia romena, si sta verificando una sorta di pulizia etnica condotta dalle autorità ucraine. La Şoşoacă ha dichiarato che ciò “non sarà dimenticato”, senza contare che, allo scoppiare del conflitto, i primi soldati schierati da Kiev sono stati proprio i cittadini di origine romene. Inoltre, secondo la senatrice la Romania avrebbe colpevolmente trascurato le necessità dei suoi stessi cittadini, per donare invece ai rifugiati ucraini stanziando cifre enormi per fornire loro gratuitamente cure, vitto e alloggio. E Zelensky non si degna neanche di citare la Romania nei ringraziamenti per gli aiuti ricevuti. La senatrice propone che, in circostanze del genere, Bucarest rimanga neutrale nel conflitto europeo e anzi si faccia mediatrice e terreno di incontro fra le parti. Fonte: https://strumentipolitici.it/intervista-con-la-senatrice-romena-diana-iovanovici-sosoaca-la-romania-si-offra-come-spazio-di-mediazione-in-ucraina-la-ue-smetta-di-fomentare-uno-scontro-del-quale-i-cittadini-europei-pagano-le-con/