Settembre 17, 2024

Dialogo interno

Il dialogo interno  ha la caratteristica di essere indipendente dalla volontà cosciente della persona. In pratica, noi non abbiamo nessun controllo su ciò che ci dice.

Se qualche volta le parole di questo critico interno vi hanno fatto preoccupare, tranquillizzatevi: avere un dialogo interno negativo non dimostra che avete qualcosa che non va, ma solo che siete normali esseri umani.

Questa modalità di pensiero non conduce alla ricerca di soluzioni, non aiuta a guardare al futuro e a sviluppare strategie per affrontare i problemi e le difficoltà, ma tiene la nostra attenzione continuamente rivolta ad un passato che non ci piace e che vorremmo cancellare o ad un futuro che ci preoccupa.

In questo modo si crea un circolo vizioso, e i nostri pensieri contribuiscono a creare una realtà che non ci piace e che ci rende infelici, con il meccanismo della “profezia che si auto avvera”.

la nostra mente è costantemente all’erta, domandandosi: è buono o cattivo? È sicuro o pericoloso? È dannoso o utile? Mi sto integrando bene? Sto contribuendo abbastanza? Sono bravo come gli altri? Sto facendo qualcosa per cui potrei essere allontanato?
Così trascorriamo molto tempo a preoccuparci di cose che, il più delle volte, non succederanno mai.

La nostra mente ci racconta storie a getto continuo e, come tutti coloro che raccontano storie, cerca innanzitutto di farsi ascoltare, confezionando le storie in modo che siano più attraenti possibile. In questo modo riesce spesso a portarci via, nel presente o nel futuro, distogliendo la nostra attenzione da ciò che stiamo vivendo, dal momento presente. Diminuendo, tra l’altro, la nostra efficacia nel fare ciò che stiamo facendo.

I nostri pensieri sono come una radio sempre accesa che non smette mai di trasmettere, e che noi non possiamo spegnere; qualche volta si interromperà per conto suo, ma per breve tempo.
Se siamo sempre sintonizzati su questa radio, e se crediamo a tutto ciò che ascoltiamo, avremo stress e tristezza garantiti.

Fare affermazioni positive assomiglia al voler sovrastare questa radio con la propria voce, ingaggiando una battaglia che non ci vedrà mai vincitori.

L’obiettivo non è quindi quello di spegnere la radio, né di sovrastarla. Vi è mai capitato di avere una radio accesa e non capire neppure una parola, in quanto focalizzati su quanto stavate facendo? Ecco, l’obiettivo è questo. Questo processo viene chiamato “de-fusione”.

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