Febbraio 9, 2025

Global Coalition against Daesh: un successo per il Marocco

Il Marocco ha ospitato la riunione  ministeriale della Coalizione globale contro Daesh, nIella quale tutti i partecipanti hanno espresso  la loro preoccupazione per la proliferazione dei movimenti separatisti in Africa, riaffermando la loro comune determinazione a continuare la lotta contro Daesh. L’incontro ha permesso di analizzare a fondo questa forma di guerra asimmetrica in corso contro il Daesh e che in tante zone dell’Africa continua a mietere vittime. Non possiamo dimenticare che ancora oggi in Mozambico e in tutto il Sahel interi popoli sono vessati dal dramma della guerra portata dal Daesh a livello orami globale.

Per fare fronte a questo nemico invisibile ma insidioso le occorre la collaborazione di tutti i popoli . Di particolare interesse il focus che la Coalizione ha posto sui movimenti separatisti . Infatti, “i partecipanti hanno espresso le loro preoccupazioni per la proliferazione di movimenti separatisti in Africa che generano destabilizzazione e maggiore vulnerabilità degli Stati africani, e che in ultima analisi favoriscono Daesh e altre organizzazioni terroristiche ed estremiste violente (… ) Sotto gli auspici della Coalizione globale, l’Africa Focus Group rafforzerà le capacità antiterrorismo a guida civile dei membri africani della Coalizione, sottolineano i membri della Coalizione e i partner, sottolineando la necessità di promuovere le sinergie all’interno di questo Focus Group con altre organizzazioni internazionali esistenti, sforzi e iniziative di lotta al terrorismo sub regionali e regionali nel continente africano.” 

Il separatismo è un fenomeno che mina non solo la stabilità di paesi ma impedisce anche l’esercizio per le popolazioni che subiscono il dominio delle forze separatiste di esercitare i più basilari diritti oltre ad non far sviluppare economicamente intere regioni. Per questo la coalizione internazionale contro il Daesh ha posto una attenzione particolare a questi movimenti che fomentano la divisione all’interno dei singoli paesi africani . Anche perchè sono i più esposti ad eventuali infiltrazioni da parte di elementi del estremisti .

Questa riunione che rappresenta un successo per il Regno del  Marocco è stata evidenziata anche dal Ministro degli Affari Esteri italiano che ha definito come  ”  Rabat (sia)  polo di democrazia e stabilità nelle regioni del Sahel e del Mediterraneo, ampliato grazie alle riforme attuate dal Marocco sotto la guida di Sua Maestà il Re Mohammed VI”. Il Ministro degli Affari Esteri Italiano ha ricordato ricordato il grande dinamismo delle relazioni tra il Marocco e l’Italia e l’eccellente livello di cooperazione bilaterale in tutti i settori, tra cui politica, diplomazia, sicurezza e lotta al terrorismo. 

Il Marocco si pone come snodo chiave contro la lotta al terrorismo . Infatti dobbiamo ricordare che  diversi mesi fa le agenzie di stampa riportavano la notizia del  nuovo ufficio delle Nazioni Unite per l’antiterrorismo e la formazione, come centro di formazione per costruire capacità antiterrorismo e rafforzare la cooperazione nel continente africano. Secondo il ministero degli Esteri marocchino, l’ufficio svilupperà e fornirà programmi di formazione specializzati in materia di antiterrorismo e forze dell’ordine agli Stati membri dell’Africa settentrionale e subsahariana, con un focus iniziale sulla regione del Sahel. Parlando durante la cerimonia di inaugurazione, il ministro degli Esteri marocchino Nasser Bourita ha affermato che questo “rientra naturalmente nella vocazione e nell’impegno del Marocco verso l’Africa”. Bourita ha affermato che in Africa sono stabiliti quattro grandi gruppi terroristici, con una dozzina di gruppi affiliati, attivi in più di 25 Paesi africani. Il continente non è solo il nuovo terreno per il ritorno dei terroristi stranieri, ma è anche diventato una patria per i terroristi, che, solo l’anno scorso, hanno perpetrato circa 7.108 attentati e causato 12.519 vittime, ha aggiunto. L’impatto economico del terrorismo in Africa negli ultimi 10 anni è stato di 171 miliardi di dollari, ha affermato. 
Vladimir Voronkov, sottosegretario generale dell’Ufficio antiterrorismo delle Nazioni Unite, parlando in videoconferenza, ha affermato che l’ufficio aiuterà i Paesi africani, in particolare nell’Africa occidentale e nel Sahel, a sviluppare le proprie capacità nella lotta ai gruppi terroristici la scelta delle Nazioni Unite di aprire un ufficio dedicato alla lotta contro questo fenomeno proprio in Marocco è il segno della fiducia internazionale che il Regno ha nel nuovo ordine mondiale. Il Marocco come porta per l’Africa , il Marocco come punto di partenza nella guerra asimmetrica contro il terrorismo internazionale sia in Africa sia in Europa. 

Marco Baratto

 

 

 

By Euromed

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