Come ogni anno ci ritroviamo a compilare la dichiarazione dei redditi e ci cade l’occhio sulla sezione dedicata alla destinazione del 5 per mille. Spesso non sappiamo ancora a chi donare la quota o, peggio ancora, non sappiamo bene cosa sia e come funzioni di preciso. Per evitare di trovarsi impreparati vi guideremo in questo argomento e vi spiegheremo nel dettaglio in cosa consiste. Vi consigliamo vivamente di tenervi informati al riguardo perché è un’occasione molto importante per sostenere gli enti che ci stanno a cuore. Ma partiamo dall’inizio.
Prima di tutto si tratta di una quota che viene detratta dalle tasse che verseremo. Questo significa che non si va a prelevare denaro dal nostro conto, ma direttamente dalla tassazione a noi imposta. In poche parole non è un versamento oneroso per il contribuente: di fatto il finanziamento non intacca i nostri averi. La percentuale delle tasse che dovreste versare e che equivale appunto al 5 per mille, potrà essere devoluta a una certa tipologia di enti, che poi analizzeremo insieme. Iniziamo con il dire che siete liberi di scegliere qualsiasi ente voi vogliate, ovviamente nei limiti della normativa. Il tutto è regolato dalla Legge Finanziaria che è stata rinnovata nel 2014, che prevede la possibilità di devolvere il 5 per mille del proprio IRPEF, ossia l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, a un ente scelto da noi. Passiamo ora ai criteri alla base della selezione di un papabile destinatario del contributo.
Scegliere la Destinazione del 5 per Mille: a Chi, Come e Perché
Abbiamo visto che il contributo del 5 per mille non è oneroso per il contribuente. Sarebbe uno spreco non investirlo al meglio. Scegliere a chi destinarlo è molto semplice. Sono eleggibili solo enti socialmente rilevanti, principalmente quelli no profit o che si occupano di ricerca scientifico-sanitaria, ma non solo. Ora vi elencherò le caselle che troverete sulla scheda da compilare, così vi renderete meglio conto di quali sono i fattori da considerare al momento della valutazione e della decisione finale. I campi predisposti sono: volontariato e organizzazioni di utilità sociale; ricerca sanitaria; attività sociali svolte dal comune di residenza e associazioni sportive dilettantistiche; ricerca scientifica e università.
La quota devoluta andrà a fin di bene. Ogni associazione, organizzazione, onlus deciderà come investire i finanziamenti. Per esserne a conoscenza vi invitiamo a rivolgervi direttamente agli stessi. Riceverete così informazioni dettagliate riguardo a progetti in corso e futuri. Senza dubbio verranno impiegati per migliorare un servizio esistente o crearne uno di nuovo, o, meglio ancora, per supportare le persone in difficoltà e che sono in cerca di un aiuto fraterno.
Come Compilare la Scheda Apposita
Esistono essenzialmente due modi per inviare la richiesta della destinazione del 5 per mille. Il primo è sicuramente indicandola attraverso tutte le tipologie di documento che attestano la dichiarazione del reddito: 730, CUD e modello unico PF. Basterà apporre la firma e il codice fiscale dell’ente.
Il secondo modo è attraverso un documento che vi viene fornito assieme al CUD dal vostro datore di lavoro. Le fasi da seguire sono le stesse, in più dovrete portare il tutto in busta chiusa in un ufficio postale.