La guerra della Cina contro le criptovalute sta andando avanti da molto tempo. E di recente le maglie delle autorità cinesi si sono strette in maniera ancora più forte.
A fine settembre infatti il mining è stato essenzialmente vietato. Ma già durante l'anno la repressione ha portato la chiusura del mining in una provincia dopo l’altra. Questo ha costretto tutti coloro che si dedicavano a questo aspetto dell’industria a prendere una decisione. O chiudere baracca, oppure trasferirsi. Magari anche fuori del Paese.
Cosa accade alle criptovalute in Cina
Negli ultimi mesi la People’s Bank of China ha emesso un editto che vieta tutti gli scambi e le transazioni in criptomonete. A sorreggere questa mossa sarebbero le conseguenze illecite connesse alla diffusione delle valute virtuali. Agevolerebbero infatti il riciclaggio di denaro sporco, la raccolta illegale di fondi, le frodi, gli schemi piramidali e altre attività illegali e criminali.
L'ultima mossa
Ma il nuovo capitolo della guerra di Xi Jinping al "capitalismo fuori controllo" sta per scrivere un'altra pagina. Infatti il mining di criptovalute entrerà nell'elenco delle attività considerate “negative” all’interno del paese. Per cui gli investimenti saranno limitati o vietati.
L'elenco è stato reso noto l'8 ottobre, e indica la volontà di Pechino di esercitare un maggiore controllo sugli investimenti all’interno del Paese, e soprattutto sui mezzi di pagamento. Riguardo alle criptovalute, la maggior parte degli exhcange ha già lasciato il paese o lo sta facendo.
Nota operativa: un modo interessante per analizzare l'andamento delle criptovalute è il metodo Fibonacci Forex.
Lo Yuan digitale in rampa di lancio
Dietro la mossa c'è anche la volontà di eliminare la "concorrenza", visto che la Banca centrale di Pechino sta per lanciare il proprio yuan digitale. La Cina vuole essere la prima nazione ad avere una moneta virtuale emessa dalla propria Banca centrale, e la presentazione ufficiale potrebbe avvenire a febbraio 2022, in concomitanza con i Giochi olimpici invernali.
Bitcoin intanto vola
Nonostante i vent contrari che continuano a spirare dalla Cina, sui mercati delle criptovalute resta un umore elevato. Il Bitcoin sta continuando a vivere una fase tonica. La criptovaluta più famosa ha toccato i massimi di 5 mesi scambiando sopra i $ 56.000. Inoltre si vedono diversi pattern di continuazione trading, che rendono assai ottimisti i tori delle valute digitali.
La valuta virtuale è aumentata di oltre il 30% negli ultimi giorni, tra timori di stagflazione e rallentamento della ripresa economica.