Come era previsto, la Federal Reserve ha deciso di alzare il costo del denaro di altri 75 punti base nel meeting di luglio. Adesso l’intervallo per il tasso sui fondi federali è dal 2,25% a 2,50%. Si tratta del quarto rialzo nel corso del 2022, il secondo consecutivo da 75 punti base.
La Federal Reserve tuttavia ha comunicato che potrebbe rallentare il ritmo della normalizzazione, visto che l’economia a stelle e strisce potrebbe risentirne.
La FED e il costo del denaro
La nuova stretta della FED mira a invertire la corsa dell’inflazione, che ormai ha raggiunto livelli che non si vedevano da decenni. Lo stesso Jerome Powell ha ammesso che l’ultima lettura dell’inflazione statunitense è stata “peggiore del previsto“.
Il target fissato dall’istituto centrale è al 2%, ma siamo ben oltre questo livello, a causa degli effetti dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il Comitato di politica monetaria della banca centrale statunitense sottolinea che il conflitto “sta causando enormi danni umani ed economici difficoltà“.
La paura del mercato
Il timore dei mercati è che una FED così aggressiva sul costo del denaro potrebbe deprimere la crescita e spingere l’economia Usa in recessione. Tuttavia, il governatore della banca centrale statunitense afferma che questo pericolo al momento non si vede. “Se guardiamo una serie di indicatori, come quello del mercato del lavoro, non sono quelli di un Paese in recessione“.
Riguardo alle prossime strette, Powell specifica che un ulteriore aumento dei tassi di 75 punti base potrebbe essere appropriato nella prossima riunione, ma tuttavia la decisione dipenderà dai dati che riceveremo da oggi ad allora. “Assumeremo le nostre decisioni volta per volta“.
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La reazione degli investitori
Il meeting della FED ha avuto un immediato effetto sui mercati. Wall Street è volata al rialzo, mentre il dollaro ha perso quota sull’euro. Il cambio EUR-USD è infatti risalito oltre la soglia di 1,02, come constata chi può investire con Pocket Option nuovo link.
Anche l’indice del dollaro si è indebolito, scendendo al di sotto di 106,5 e avvicinandosi ai livelli più bassi in quasi un mese.