“La spiegazione del dottor Cantone sull’assenza di intercettazioni della cena a cui era presente il dottor Pignatone non spiega un bel nulla. Anzi il riferimento alla cosiddetta programmazione del trojan rischia di essere grottesco. Parte cospicua dello scandalo ruota attorno a una cena svoltasi all’hotel Champagne. Forse il trojan era programmato sui nomi e sui cognomi e però questo renderebbe ancora più grave il fatto”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Cicchitto, presidente di Riformismo e Libertà. “L’assenza delle intercettazioni per quella cena è altrettanto grave che se il loro testo fosse stato fatto scomparire. La ragione è molto chiara: il testo è stato fatto sparire a priori nel senso che alcune persone non dovevano essere intercettate. Cantone è abituato male perché finora svolgendo un altro ruolo è stato circondato da un generale consenso e da una totale reverenza. Adesso però e indipendentemente dalla sua volontà egli è stato assegnato alla delicata sede di Perugia e dovrà abituarsi a rispondere alle domande che gli vengono poste: ricorrere a termini e programmazione sul terreno giudiziario è ancora più evasivo del ricorso alla stessa parola fatto a suo tempo dai ministri del bilancio del passato per giustificare recessione e disastri economici. Nel nostro caso l’assenza di quella intercettazione, come che sia, testimonierebbe un autentico disastro della giustizia” conclude Cicchitto.