Settembre 13, 2024

La temperatura influenza la qualità del sonno: ecco quella perfetta per garantire un buon riposo

Milano, luglio 2020 – Dormire bene durante la notte è fondamentale per poter riposare e ricaricare il corpo e la mente nel modo adeguato: per un buon sonno è necessario conoscere la temperatura ideale per dormire, dal momento che essa può avere delle forti ripercussioni sulla qualità del riposo notturno e, di conseguenza, sulla salute del nostro organismo e della nostra mente. È stato dimostrato, infatti, che alterazioni del sistema immunitario, del metabolismo e l’insorgere di patologie croniche sono spesso collegate a un cattivo riposo, sonno discontinuo o insonnia.

Come è noto, il ciclo del sonno è governato dal ritmo circadiano, un processo biologico della durata di 24 ore nel quale la termoregolazione è un elemento fondamentale. Essa infatti influisce molto nella fase di addormentamento, oltre che per tutta la durata del sonno: quando ci si sta per addormentare, infatti, la temperatura corporea interna si abbassa, mentre si alza quella delle estremità come mani e piedi. Durante il sonno, la temperatura resta più bassa, per poi rialzarsi al momento del risveglio.

Proprio per questa influenza della temperatura sul ciclo sonno-veglia, è importante che la temperatura esterna, dell’ambiente, non disturbi il naturale e fisiologico ritmo del sonno. 

Da alcuni studi scientifici è emerso che più la temperatura esterna è alta più il riposo è disturbato, dal momento che l’organismo non riesce ad abbassare la temperatura interna e a favorire di conseguenza il sonno. Dunque è preferibile dormire con una temperatura esterna non troppo elevata: quella ideale per un corretto riposo, infatti, è tra i 15 e i 19 gradi.

L’insonnia, in alcuni casi, è legata proprio a una scorretta termoregolazione corporea, spesso dipendente dalla temperatura della stanza in cui ci si trova: è consigliabile che essa sia sempre ben areata e fresca, anche in inverno non deve diventare troppo calda. D’estate, invece, si può utilizzare il ventilatore ma a patto che il movimento d’aria non sia diretto verso il letto, e il condizionatore nella funzione di riduzione del tasso di umidità.

Fonte: Valdispert

Vemedia

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *