Ancora non si interrompe il trend rialzista che sta riguardando le quotazioni del petrolio dalla fine del mese di agosto. Nel corso di queste tre settimane, i prezzi dei benchmark internazionali Brent e WTI sono cresciuti di oltre il 15%, e lo scenario di fondo non pare che sia cambiato in questi giorni.
La corsa delle quotazioni del petrolio
La marcia rialzista delle quotazioni del petrolio ha portato il prezzo del Brent a pochi dollari dalla soglia dei 100 dollari, mentre il WTI texano dopo 10 mesi è tornato a superare la soglia dei 90 dollari. Chi sa come usare Fibonacci trading potrà notare cose interessanti sotto il profilo tecnico.
Questo rally ha spinto i principali oscillatori tecnici a segnalare condizioni di ipercomparato per ambedue i benchmark petroliferi.
Le ragioni della corsa
Alla base dello scatto in avanti delle quotazioni del petrolio ci sono fattori che stanno agendo sia dal lato della domanda che dal lato dell’offerta.
La richiesta di petrolio dovrebbe crescere nei prossimi mesi, grazie soprattutto alle misure di stimolo economico che stanno interessando la Cina (il principale importatore al mondo di greggio).
Tuttavia bisogna segnalare il sorprendente incremento delle scorte negli Stati Uniti.
Suggerimento: per fare investimenti efficaci sul petrolio, bisogna conoscere cosa sono i pattern trading.
L’offerta è i tagli produttivi
Dal lato dell’offerta lo scenario invece è assai cupo. Arabia Saudita e Russia hanno annunciato che intendono estendere i tagli volontari alla produzione fino alla fine di quest’anno. Questa decisione è stato il principale shock del mercato petrolifero, perché si prevede che provocherà un deficit dell’offerta di circa 3,3 milioni di barili al giorno.
Da qui la forte crescita delle quotazioni del petrolio, che hanno trovato un freno parziale soltanto nel contemporaneo aumento del dollaro americano, che è inversamente correlato rispetto all’oro nero.