un’odissea giudiziaria
«Sono sereno perché oggi, attraverso un segno concreto che dimostra ancora una volta come quella vicenda sia stata solo una fiera di assurdità e di sopraffazione, giustizia si compie ancora una volta.
Giustizia per me, giustizia per la mia VITA, giustizia per i miei cari e per coloro che mi sono stati vicini in questi anni. Il mio primo pensiero va però a quelle persone che si sono trovate e che si trovano in situazioni analoghe, senza avere le possibilità di difendersi e di combattere come ho potuto fare io in questi anni e che vedono le proprie famiglie distruggersi».
L’Avvocato Mimmo LEONETTI arriva a chiosare la surreale vicenda annunciando che cosa farà con il denaro che gli arriverà dallo Stato italiano: «Mimmo Leonetti è sempre stato vicino a chi soffre a causa delle ingiustizie. Per questo motivo, devolverò in beneficenza l’intera cifra che mi si vorrà concedere a titolo di risarcimento, destinando la somma a un ente specializzato nell’assistenza a questo genere di situazioni di sofferenza e di prova».
“disastro d’immagine e per l’imbarazzante espulsione da alcuni circoli esclusivi”…L’avvocato non può fornire consulenza, rappresentare o difendere più di un cliente per la medesima controversia !!! … non ho parole per apostrofare la funzione dell’Avvocato che riceve il mandato e agisce o resiste in giudizio con mala fede e colpa grave.
L’avvocato che coglie nella difesa del presunto incriminato il privilegio di essere spettatore , confidente, coautore, poiché accompagna l’incriminato lungo l’intera tragedia o l’epilogo del processo. La toga non conosce barriere ,l’alta missione diviene un dovere ineluttabile, al di là dell’uomo, dei sentimenti, delle sensazioni, delle emozioni, proprio perché è garanzia di fronte agli attacchi che ledono e colpiscono la liberta’ dell’uomo.
L’Avvocato che revoca il mandato conferito, temendo di perdere il processo, è un disertore …….
L’elaborazione critica di un processo comincia solo dopo che il sentimento di responsabilità si plachi nella piena sicurezza di possedere e dominare il contenuto di tutti gli atti, in quanto, da un’oncia di laboriosità in più, può dipendere la scoperta e quindi la riparazione d’un errore!!!
ANTROPOFAGO – di mangiarsi la storia di un uomo lasciando il disgusto di una Calabria Giustizialista e del cinismo mediatico: la vocazione al linciaggio o diritto di cronaca, la libertà dell’insulto o libertà di stampa, è giusto aspettare la verità processuale o è già verità reale…! Leonetti sottolinea la legge offesa dalla Giustizia, una Giustizia forte con i deboli e debole con i forti “Ogni persona ha diritto a che la sua causa sia esaminataequamente, pubblicamente ed entro un termine ragionevole da un tribunale indipendente e imparziale, costituito per legge…”.
(art. 6 Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali firmata a Roma il 4 novembre 1950)