Dicembre 21, 2024

Mercati azionari ancora deboli dopo la nuova sbandata di Wall Street

Un’altra giornata sui mercati azionari si è chiusa all’insegna della debolezza. Dopo un avvio promettente, gli Eurolistini sono andati perdendo slancio strada facendo, in scia alla debolezza manifestata da Wall Street.
Gli investitori ancora non hanno assorbito le dichiarazioni di Powell sulle prossime mosse della FED, che è indirizzata verso altre strette aggressive anche a costo di intaccare l’economia.
Un ulteriore carico di timori arriva dalla conferma che Gazprom interromperà le forniture di Nord Stream 1 fino al 3 settembre.

Il bilancio dei mercati azionari

Alla fine della giornata, la maggior parte dei mercati azionari europei chiude in rosso. Lo fa ad esempio il FTSE MIB, che si attesta a quota 21.825 punti con un calo dello 0,08%. Scende sotto la linea di parità il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 23.877 punti.
Tra gli indici di Eurolandia l’unico che sorride è il DAX di Francoforte, che aumenta dallo 0,53%. Londra, dopo la chiusura per festività di ieri, riapre in calo dello 0,88%. Male anche Parigi, -0,19%.

Nota bene: Sugli indici di borsa si possono negoziare anche strumenti più particolari, se conoscere gli opzioni vanilla broker con cui negoziare.

I dati della Borsa milanese

Sul listino di Milano sono stati scambiati titoli per 1,21 miliardi di euro, in deciso ribasso (-22,82%) rispetto a ieri. I volumi scambiati scendono invece da 0,46 miliardi di azioni a 0,39 miliardi.
Circa i singoli titoli, a mettersi in mostra sono gli industriali, i finanziari e le utility. Su tutti spicca Nexi (+2,80%), mentre viaggiano bene anche Hera (+2,47%) e Poste Italiane (+2,32%).
Il calo del petrolio fa soffrire il settore energetico. Il piùù penalizzato è il titolo Tenaris, -5,56%, ma scivolano anche ENI, -2,11% e Snam, -1,52%.

Sul valutario, l’euro continua a ballare attorno alla parità nei confronti del dollaro, e molti ne hanno approfittato per adottare una strategia scalping rsi 5 periodi. Una piccola spinta arriva dalla fiducia dei consumatori nell’Area Euro, salita a -24,9 ad agosto 2022 da un minimo storico di -27 di luglio, in linea con le stime preliminari.

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