“L’emergenza sanitaria e il lockdown potrebbero avere un impatto drammatico sulla conservazione della natura”. Queste le parole del WWF in commento a ciò che sta accadendo in tutto il mondo a causa dell’emergenza sanitaria causata dal Covid19. “Da una parte la riduzione dei finanziamenti dei governi alle aree protette e dall’altra il crollo del turismo in luoghi cruciali per la conservazione della natura, rischiano di aprire le porte a bracconaggio e altri crimini di natura. L’unico scudo il lavoro incessante dei ranger, oggi più difficile per il diffondersi dell’epidemia e per la mancanza di fondi” Prosegue poi il comunicato.
Se è vero che il lockdown ha abbassato i livelli di inquinamento e di rumore, è anche vero che rappresenta per i bracconieri un’opportunità senza pari.
Da molto tempo il turismo nei territori protetti, l’osservazione degli animali e i loro habitat, hanno rafforzato il legame con la natura. L’economia del turismo ha permesso così di finanziare aree protette, progetti di conservazione e sistemi di economie locali. Venendo a mancare questo sostentamento economico, così come i fondi nazionali, l’indispensaile lavoro dei ranger è in grande difficoltà.
Le associazioni a tutela della fauna e dell’ambiente si stanno comunque mobilitando per sensibilizzare l’opinione pubblica.L’obiettivo resta cercare di minimizzare l’impatto dell’emergenza sanitaria sulla conservazione della natura.
Fonte: Chisama