Per preparare correttamente alla galvanizzazione le superfici in metallo, è fondamentale ricorrere a tecniche e procedure ben precise, come spiega Tecnochimica, azienda specializzata nel settore.
Milano, novembre 2023. Quando si affronta il tema del trattamento delle superfici metalliche, alcune domande sorgono spontanee. Innanzitutto, c’è da chiarire che tutti i metalli, dall’alluminio all’acciaio passando per rame, ferro e leghe, possono essere trattati e per diverse ragioni. Che si tratti di aumentarne la resistenza o di ritardare il processo di ossidazione e quindi aumentarne la durata, in generale il trattamento ha come scopo il miglioramento delle caratteristiche chimico-fisiche di un metallo. A realizzare questi trattamenti, imprese specializzate come Tecnochimica, leader nella produzione di prodotti specifici per il trattamento delle superfici metalliche.
Ad oggi i trattamenti e le finiture che riguardano i metalli sono molteplici: tra i più comuni troviamo l’anodizzazione, la satinatura, la lucidatura, la zincatura (di zinco puro o sue leghe), la nichelatura chimica e la cromatura. In tutti i casi, tuttavia, prima di procedere al trattamento vero e proprio, risulta di fondamentale importanza preparare la superficie del metallo, per rimuovere eventuale materiale residuo e consentire un’adeguata adesione al materiale base del primo strato di plating. Per la zincatura, ad esempio, si effettuano bagni di sgrassaggio e decapaggio per assicurare un’ottima pulizia e consentire l’aderenza dello strato di zinco o sue leghe.
La preparazione alla verniciatura viene invece realizzata chimicamente tramite una conversione chimica della superficie ed è spesso preceduta da un trattamento di sabbiatura. La durabilità e funzionalità del ciclo protettivo vengono influenzate dalla forma del manufatto, dai suoi aspetti costruttivi oltre che dalla classe di corrosività ambientale, definita dalla UNI EN ISO 12944. Questa norma definisce tre classi, alle quali associa un diverso grado di preparazione meccanica superficiale:
- C1 e C2: grado di preparazione P1 (Leggera);
- C3 e C4: grado di preparazione P2 (Completa);
- C5 e C6: grado di preparazione P3 (Molto Completa).
A questa norma si associa poi la ISO 8501 che fornisce indicazioni importanti riguardo l’idoneità della superficie a essere sottoposta a un ciclo protettivo senza che ne venga intaccata l’operatività. Rivolgiti a Tecnochimica per scoprire quali trattamenti potrebbero essere più adatti alle esigenze dei tuoi prodotti e in linea con le normative.