Gli avvocati che rappresentano il Marocco, nell’istanza relativa all’ Affare Pegasus hanno dichiarato che ” “Da 18 mesi attendiamo la minima prova di queste accuse” e che non risulta nessuna attività spinonistica o tracce della presenza dell’appligativo Pegasus nei telefoni delle perosalità francesi che sarebbero state spiate. Secondo un consorzio di media internazionali, circa 50.000 persone in tutto il mondo (politici, giornalisti, attivisti per i diritti umani, ecc.) sono state spiate da alcuni governi, tra cui quello del Marocco, utilizzando lo spyware Pegasus, ideato dalla società israeliana NSO Gruppo. Una commissione d’inchiesta è stata avviata lo scorso aprile presso il Parlamento europeo per garantire che l’abuso di spyware “non si verifichi più”.
Un fatto incresceso quello dell’ “Affare Pegasus” che si inserisce in un quadro di tensioni nei rapporti tra Unione Europea ed il Marocco. Alcune settimane fa Il Parlamento Europeo , con una risoluzione votata a maggironza ha espresso la propria preoccupazione sulla la situazione dei giornalisti in Marocco . I “deputati chiedono l’immediato rilascio provvisorio per Omar Radi, Souleimen Raissouni e Taoufik Bouachrine e tutti i giornalisti in prigione, e la fine delle vessazioni nei confronti di tutti i giornalisti del Paese, nonché dei loro avvocati e delle loro famiglie. Inoltre, condannano fermamente l’uso improprio che le autorità marocchine fanno delle accuse di violenza sessuale per scoraggiare i giornalisti dal fare il loro lavoro”.
Questa risoluzione ha suscitato una reazione da parte del Consiglio Superiore della Magistratura del Regno . Infatto, quasi immediatamente, il massimo organismo del potere giudiziario ha ricordatdo che ” le persone citate nella risoluzione hanno beneficiato di tutte le garanzie di un processo giusto ed equo previste dalla legge, tra cui la presunzione di innocenza, il diritto alla difesa e all’accesso a tutti i documenti, una pubblica processo pubblico, la convocazione dei testimoni e il loro interrogatorio, l’uso della perizia giudiziaria alle competenze giudiziarie, ai ricorsi e alle altre garanzie previste dalla legge marocchina. come previsto dalle convenzioni internazionali sui diritti umani ratificate dal Marocco. ratificato dal Regno.
Ora l’Affare Pegasus sollevato da alcune ONG sembra ancora minare il terreno dei rapporti tra Europa e Marocco. Ci si domanda se tutto questo non sia il frutto di una azione coordinata per mettere in cattiva luce il Marocco soprattuto nel campo dei rapporti con l’Europa . Tutto questo accade mentre si intensificano i rapporti tra alcune Nazioni Europee e alcune Nazioni del Nord Africa rendendo le prime nuovamente legate, per ragioni energetiche, alle seconde. Fortunatamente alcune Nazioni come Regno Unito, Serbia, Spagna ed Ungheria sembrano non ascolare le seriene e raffozzano i loro rapporti con il Marocco, consolidando i rapporti commerciali, poltici ed culturali.
Dovrebbe essere l’Europa intera a non cedere al fascino di facili storie che, apparentemente possono essere anche vere, ma il cui obbiettivo è creare instabilità nel Mediterraneo
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