Nella splendida cornice dell’Accademia Araba d’Egitto, alla presenza di Hisham Badr, Ambasciatore
del governo del Il Cairo in Italia, e sotto gli auspici del Ministro della cultura egiziano Abdel Dayem,
del console Samah Badawy e della Prof.ssa Heba Youssef, direttore dell’Accademia a Roma, si è
svolta la ” Notte di Aida” tratta dall’opera di Giuseppe Verdi. Oltre a diverse personalità del Corpo
Diplomatico egiziano a Roma, tra cui l’ex Ambasciatore dell’Egitto Amr Helmi, con la loro presenza
hanno onorato l’evento la Dott.ssa Manal Serry, Ambasciatore cultura popolare (titolo ricevuto
direttamente dal Presidente egiziano Abdel Fattah al–Sisi) ed anche Presidente dell’Associazione
IBDART (Art for Peace in the Mediterranean) e il Prof. Luca Fillipponi Presidente dello Spoleto Art
Festival. L’Aida fu commissionata a Giuseppe Verdi nel 1869 dal Chedivè d’Egitto Isma’il Pascià che
voleva un inno originale per festeggiare adeguatamente l’apertura del Canale di Suez, per
l’occasione lo stesso Chedivè diede all’architetto italiano Pietro Avoscani l’incarico di costruire un
Teatro dell’Opera. Per festeggiare l’apertura del Canale di Suez e inaugurare il nuovo teatro era
necessario mettere in scena un’opera nuova e sbalorditiva, per questo fu contattato proprio il grande
maestro italiano. L’Ambasciatore Hisram Badr ha aperto la serata ricordando l’evento tenutosi il 15
giugno 2021 allo Stadio del Cairo, dove il presidente Abdel Fattah al–Sisi ha illustrato l’iniziativa per
lo sviluppo dei villaggi rurali denominata ‘Vita Dignitosa’. Le parole del rais:” Quando ero bambino,
camminando per le strade e osservando i contesti, mi ero ripromesso che se fossi diventato
importante, avrei fatto di tutto per migliorare la vita del mio popolo” hanno profondamente segnato
la serata e dato la chiara indicazione di quale è la strada imboccata nelle politiche del sociale. Tutto
questo fa parte di una serie straordinaria di riforme che toccano vari ambiti e che vanno dalla
sicurezza e centralità del ruolo della donna all’inasprimento delle pene sia per i reati sessuali sia per
chi pratica l’Infibulazione. Ma non è tutto, entreranno in vigore una serie di leggi volte a tutelare
ulteriormente la comunità cristiana ortodossa di Papa Tawadros II mentre continueranno gli
importanti investimenti nella cultura e nell’istruzione con la creazione di nuove scuole e università
internazionali. Saranno incentivati sia la tutela che il restauro di numerosi siti archeologici tra cui
chiese e sinagoghe. In campo medico sono state messe in opera una massiccia campagna di
vaccinazione contro l’epatite C e verranno aumentati i centri per la lotta all’atrofia muscolare per i
bambini. Nella politica regionale e internazionale verranno implementate le relazioni diplomatiche
con l’Unione Europea, con Israele e con i paesi che hanno sottoscritto i Patti di Abramo. Sotto la
guida del rais al–Sisi il Governo egiziano ha l’obiettivo di far diventare il paese potenza regionale
con un ruolo di guida nel Medio Oriente, non a caso proprio l’Egitto è il vincitore del premio per il
Miglior sviluppo economico dei paesi della Lega Araba nel 2020 oltre ad essere uno dei più
importanti interlocutori per l’Europa per la lotta al terrorismo Islamico rappresentato in primis dai
gruppi terroristici dell‘Isis e della Fratellanza Musulmana che il governo cairota combatte
quotidianamente. È importante che anche l’Italia comprenda il valore delle relazioni diplomatiche
con l’Egitto, paese a cui è legata da una storia millenaria, perché in qualche modo i destini dei due
paesi sono incrociati. Infatti non possiamo dimenticare che il Direttore della Cairo Opera House,
Magdy Saber, ha concesso il titolo di Consigliere Onorario della stessa al Direttore dell’Istituto
Italiano di Cultura, Paolo Sabbatini e che Isabella Ambrosini nel 2012è stata la prima direttrice
d’orchestra ad esibirsi all’ Opera House del Cairo. Come lei stessa ha rivelato all’ANSA, quella è
stata la prima volta che ha avuto la possibilità di esibirsi in un paese musulmano. Non è un caso che
il famoso archeologo egiziano Zahi Hawass, ex–Ministro delle Antichità, abbia elogiato la
cooperazione tra Italia ed Egitto nel campo archeologico: “C’è una grande e importante
collaborazione tra di noi, sia nei restauri nel sito Fayoum che in molte altre zone del Paese. Abbiamo
anche un’ampia cooperazione nel campo degli scavi con 15 importanti missioni archeologiche che
lavorano sul nostro territorio“. Anche in ambito militare, e nonostante le pressioni che arrivano da
vari ambienti, Roma collabora con Il Cairo, ed è per questo che sono state recentemente consegnate
alla marina egiziana alcune fregate Fremm, mentre Leonardo ed Eni collaborano attivamente nel
settore industriale egiziano.