Marzo 14, 2025

L’Italia è destinata a mantenere la moneta unica per diversi anni a venire. Per gli esperti dello studio AE Morgan il Bel Paese non è nelle condizioni di potersi svincolare dall’Unione Europea e dall’euro, complice la situazione di forte difficoltà in cui grava l’economia della penisola.

AE Morgan: la situazione dell’economia italiana rende improbabile Italexit

In un clima politico ancora scosso dalla decisione del popolo inglese di abbandonare l’UE, si moltiplicano le voci di chi crede che per l’Italia sia auspicabile il divorzio dalla moneta unica e dall’Unione Europea. La diffidenza verso le istituzioni comunitarie e il ruolo predominante della Germania stanno finendo con il generare fratture sociali ed economiche sempre più difficili da risanare. Un malessere che ormai appare chiaro anche ai vertici del mondo politico. Lo stesso Mario Monti, ex presidente del consiglio, ha riconosciuto come nella penisola serpeggi sempre più il malcontento verso l’Unione Europea e un numero crescente di persone manifesti il desiderio di ritornare all’indipendenza rispetto ai vincoli imposti da Bruxelles. Monti ha ribadito come per dare l’avvio all’uscita dalla UE siano necessario tuttavia un iter legislativo lungo e complesso, tale da rendere impossibile il distacco nel breve periodo. Lo studio di commercialisti italiani a Londra, AE Morgan, esperto nel fornire servizi di consulenza dedicati a chi vuole aprire una LTD o internazionalizzare la propria azienda, sottolinea come il sogno di molti sia di difficile realizzo. Innanzitutto vanno considerati i limiti dell’economia italiana, soffocata da un debito pubblico enorme e da un basso tasso di crescita, elementi che giocano ulteriormente a sfavore di una possibile Italexit. Troppe pesanti le incognite e il rischio di default per il Bel Paese, tanto che secondo gli esperti di AE Morgan l’ipotesi più probabile sarà la creazione in futuro di due aree europee, a differenti velocità. Un’Europa A, composta dagli stati del nord, ritenuti più stabili e forti, e un’Europa B, di cui faranno parte i cosiddetti P.I.G.S. (acronimo di Portogallo, Italia, Grecia e Spagna), tutti appartenenti all’area mediterranea. L’Italia, inserita nel contesto delle economie deboli, non potrà seguire dunque la strada già intrapresa dal Regno Unito, deciso a procedere al divorzio dalle istituzioni comunitarie. Decisione che rende altamente appetibile, grazie alle recenti misure fiscali varate dal governo inglese, l’apertura di società in Inghilterra e il trasferimento delle proprie sedi in terra inglese. AE Morgan evidenzia altresì come la burocrazia e la tassazione favorevole dell’isola siano elementi in grado di migliorare le performance economiche e lo sviluppo delle proprie aziende.

AE Morgan: i servizi dello studio dottori commercialisti esperti in International Tax Planning

Scegliere di aprire una LTD on un Trust in Inghilterra, o in generale di costituire una società in UK, è una ricca opportunità di espansione per il proprio business. Grazie alla burocrazia meno invadente e alla tassazione più favorevole, il Regno Unito è un luogo ideale per investire e stabilire la propria sede. In mancanza del know how necessario per operare in un contesto legale e tributario differente, il processo d’internazionalizzazione può però portare al mancato conseguimento dei propri obiettivi e realizzi. AE Morgan si occupa di affiancare il cliente durante tale percorso, grazie all’esperienza e la professionalità del proprio studio di dottori commercialisti italiani a Londra. I servizi di consulenza dello studio AE Morgan sono orientati alla copertura a 360 gradi delle necessità di chi vuole operare all’estero, attraverso soluzioni altamente personalizzate e costruite su misura. Lo studio, assicurando la massima riservatezza e diligenza, collabora con gli imprenditori nell’espansione e la gestione dei propri business, fornendo consulenza societaria straordinaria e ordinaria, legale, finanziaria, bancaria, ambientale, amministrativa, del lavoro, e di prevenzione dei contenziosi.

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