Attivo da più di 25 anni nel settore finanziario, in un recente approfondimento Pompeo Pontone ha esaminato gli strumenti moderni di politica monetaria, in particolare quelli adottati dalla Federal Reserve.
Il focus di Pompeo Pontone su Fed, politica monetaria e sistemi di riserva
In che modo sono cambiati gli strumenti di politica monetaria delle autorità monetarie nazionali? E in particolare, quali sono le misure introdotte dalla Fed, la banca centrale degli Stati Uniti, per il raggiungimento dei propri obiettivi di politica monetaria? Di questi argomenti si è occupato Pompeo Pontone, affermato Investor e Investment Specialist, in un articolo pubblicato nella sezione Investment & Finance del suo sito. Dopo un’introduzione che riporta la definizione di politica monetaria – ovvero la politica adottata per controllare 1) il tasso di interesse dei prestiti a brevissimo termine o 2) l’offerta di moneta – l’esperto ha preso in analisi, nello specifico, il modo in cui la Federal Reserve statunitense implementa le proprie azioni di politica monetaria, azioni che, come sottolineato da Pompeo Pontone, sono cambiate nel corso degli ultimi decenni. Se infatti prima della crisi finanziaria del 2007-2009 la Fed attuava la propria politica monetaria per mezzo di riserve limitate e faceva affidamento su operazioni di mercato aperto, oggi, al contrario, la Federal Reserve opera con riserve ampie e pone alla base degli strumenti di politica monetaria l’interesse corrisposto sulle riserve (IOR).
Pompeo Pontone: gli strumenti di politica monetaria della Fed
L’analisi condivisa da Pompeo Pontone sul sito ricorda inoltre che la promozione della piena occupazione e la stabilità dei prezzi rappresentano l’obiettivo cardine verso cui è indirizzata la politica monetaria della Fed, un mandato che la banca riceve dal Congresso degli Stati Uniti. Ma quali sono dunque gli strumenti impiegati dalla Federal Reserve per raggiungere i propri obiettivi? L’esperto di Investment Management ne individua quattro: il primo si configura come il tasso di sconto, ovvero il tasso di interesse applicato dalle reserve banks alle banche commerciali per i prestiti a breve termine; il secondo strumento è quello degli obblighi di riserva, cioè la porzione dei depositi che le banche devono detenere in contanti o presso una reserve bank; le operazioni di mercato aperto rappresentano invece il terzo strumento che Pompeo Pontone elenca tra quelli a disposizione della Fed, segnalando che tali operazioni si configurano come l’acquisto e la vendita di titoli di Stato USA; a conclusione, il quarto strumento, quello dell’interesse sulle riserve, che viene corrisposto sull’eccedenza detenuta presso le reserve banks. Come chiarito da Pompeo Pontone all’interno dell’articolo, questi quattro strumenti influenzano l’ammontare dei fondi presenti all’interno del sistema bancario.