Con l’avvio della “Fase 2” e il ritorno all’operatività per migliaia di attività economiche, è tempo di far ripartire l’economia del Paese. Per farlo, è necessario pensare a misure strategiche in grado di contrastare gli effetti devastanti derivanti dal lockdown, a cominciare da un settore chiave, l’edilizia, che insieme al suo indotto fornisce un contributo essenziale al Pil nazionale. Indotto, del quale ricopre un ruolo determinante tutto il comparto della produzione di serramenti e infissi in legno.
Uno dei provvedimenti più importanti previsti dal nuovo decreto economico (ormai ex Decreto Aprile), è un rafforzamento di Ecobonus e detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Per il primo, si starebbe pensando ad un Ecobonus 120% (attualmente pari al 50% o 65% a seconda degli interventi) per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2022. Tra gli interventi ammessi, anche quelli per l’isolamento termico degli edifici come ad esempio la sostituzione di vecchi infissi con nuove finestre in legno.
Per quanto concerne le detrazioni, invece, l’ipotesi allo studio è un meccanismo di sconto in fattura usufruibile in due modi: mediante una detrazione del 120% suddivisa in 10 rate annuali, oppure uno sconto immediato in fattura sotto forma di credito di imposta di valore pari al 120% da utilizzare in compensazione in 5 quote annuali di pari importo.
Insomma, dare risposte immediate alle migliaia di piccole e medie imprese colpite dall’emergenza sanitaria e dalla crisi liquidità è un impegno inderogabile che non riguarda solo il mondo dell’edilizia e della serramentistica, ma tutto il tessuto imprenditoriale del nostro Paese. Non resta che attendere la definizione del nuovo decreto economico in arrivo nei prossimi giorni e rimanere aggiornati sugli sviluppi successivi.