Dal 1990 al 2010 il Paese Italia ha pagato 1750 miliardi d’interessi passivi per cui tutto il debito sarebbe stato pagato se non fosse stato gravato da interessi passivi.
Questo è un ragionamento semplice oltre che matematico.
La carta moneta è stampata da un organo privato – le Banche Centrali – e nel momento che stampano moneta emettono un debito di cui restano creditrici. Poiché l’unico modo per creare moneta è attraverso un prestito, nel nostro sistema il denaro e il debito sono la stessa cosa.
Il denaro è un debito.
“E ‘ un bene che il Popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina” (citazione di Henry Ford 1863-1947)
L’1% della Popolazione Mondiale possiede il 40% della ricchezza planetaria, e il 50% della Popolazione Mondiale vive con meno di 2 euro al giorno.
Ma chi crea il denaro? In base a cosa lo crea? Cos’è il Debito Pubblico? Chi è il creditore di questo debito?
I titoli del Tesoro sono per loro natura strumenti di debito come le cambiali, quindi la Banca Centrale presta denaro allo Stato utilizzando come garanzia solo la promessa del governo di restituire quel denaro, ossia quel denaro è stato creato dal nulla attraverso l’indebitamento del governo che promette di restituirlo. Chiaramente il governo è solo portavoce, e questo debito dello Stato ricade sul Popolo e prende il nome di Debito Pubblico.
Ma la Banca d’Italia prima e Centrale poi non risponde delle sue azioni al Parlamento?
Da un decreto del 2006, l’unico obbligo era quello di presentare una relazione sull’attività svolta e nulla più.
L’elemento mancante che rende oltre che matematico ma logico il sistema fraudolento si chiama L’APPLICAZIONE DELL’INTERESSE:
QUANDO IL GOVERNO PRENDE IN PRESTITO DEL DENARO O UN PRIVATO PRENDE UN PRESTITO DA UNA BANCA, QUEL PRESTITO VA RESTITUITO CON L’INTERESSE.
In altre parole tutto il denaro in circolazione prestato deve rientrare alla banca con il relativo interesse.
Le banche creano denaro e lo prestano, ma in nessun modo hanno creato denaro chiesto per pagare l’interesse, perché il denaro creato è sempre e solo prestito fatto ad un governo o fatto ad un privato da una banca.
Nel quadro globale le banche hanno creato dal nulla un certo capitale, capitale che altro non è che la totalità del denaro in circolazione che hanno dato in prestito, per poi attendere che quel capitale fosse restituito maggiorato dagli interessi.
Ma allora dov’è il denaro che serve a coprire tutti gl’interessi sul capitale?
Da nessuna parte. NON ESISTE.
Le implicazioni sono sconvolgenti perché la quantità di denaro che deve essere restituito alle Banche Centrali eccederà sempre l’ammontare del denaro in circolazione, ed ecco perché l’inflazione è una costante in economia in quanto ci sarà sempre bisogno di nuovo denaro per coprire il deficit insito nel sistema causato dal bisogno di pagare gl’interessi.
Questo significa che matematicamente le insolvenze e i fallimenti fanno parte del sistema.
Ma allora qual è il risultato? E perché lo fanno?
Se un privato non riesce a pagare il mutuo ovvero il prestito di denaro che ha ottenuto dalla banca per comprare casa, la banca si prende la casa, e se lo Stato non riesce a far fronte alla restituzione della promessa fatta con l’emissione dei Titoli di Stato, perderà la sovranità del suo stesso Stato cedendo alle banche il suo patrimonio.
Per far capire meglio il concetto di come un debito sia impagabile dal punto di vista matematico ecco il giochino intitolato “IL CENTESIMO DELLA MADONNA”
Siamo nell’anno “0” e la Madonna chiede 1 centesimo di euro ad un ebreo, il quale glielo presta pregandola di restituirglielo alla fine dell’anno al tasso del 4%.
Purtroppo succede che con la strage degli innocenti, la Madonna fu costretta a scappare per portare in salvo Gesù, e alla fine passati gli anni, salì in Cielo.
Oggi seduta a fianco di Dio, gli viene in mente che dopo 2018 anni non ha mai onorato il debito di quel centesimo che aveva chiesto in prestito al tasso del 4%.
Ebbene a fondo troverà la tabella che dimostra a quanto ammonta ora quel debito.
Alla fine pongo delle considerazioni.
– Prova a vedere a quanto oro dovresti comprare per rimborsare quel debito.
– se quel centesimo fosse rimasto in tasca al banchiere che valore avrebbe oggi?;
– quanto ha senso che duri un debito sul quale devi pagare interessi?
– in questa logica quale potra’ mai essere la dinamica del debito degli stati se non c’è una vera crescita di ricchezza con la quale effettivamente ripagare il debito?
– ha senso parlare di capitalizzazione degli interessi se la cifra che ottengo pur in tempi relativamente lunghi cresce in modo esponenziale senza che ci possa essere abbastanza “mondo” da comprare? Dott. Claudio Zanetti