Dicembre 20, 2024

Il gelato è sempiterno, ormai siamo abituati a mangiarlo tutto l’anno; tuttavia l’estate resta la sua stagione per eccellenza. Il caldo afoso evoca immagini di coni e ghiaccioli colorati, il pensiero di gustarli ci assale senza chiedere il permesso mentre il capo ci sta opprimendo con le sue richieste pre-ferie o la suocera ci tartassa per sapere dove la porteremo a fare i bagni.

La cosa meravigliosa è che in questo momento storico abbiamo una davvero smisurata varietà tra cui scegliere. Abbiamo già visto come e perché il gelato confezionato vince la sfida contro quello artigianale e il boom di quest’anno dei gelati-biscotto che sono diventati un vero e proprio trend dell’estate 2023.

Ed è proprio sulla spiaggia che mangiare un bel gelato è la scelta più saggia da fare.

Innanzitutto per praticità: li si trova comodamente al bar del lido. Certo, diventa un po’ più complicato se opterete per una vacanza alla Robinson Crusoe… Ma in quel caso l’ultima cosa di cui sentirete la mancanza è il gelato.

Sono rinfrescanti: niente di meglio per combattere i colpi di calore, insieme a una protezione antiatomica contro il picco feroce del sole agostano.

Sono poco calorici: un ghiacciolo in media fornisce circa 70 calorie, addirittura scendiamo sulle 60 se optiamo per quello al limone o all’arancia. Qualche caloria in più attenterà alla nostra prova costume se scegliamo il cono: quello classico fiordilatte e cacao ci costerà circa 230 calorie ma avremo in cambio un’ottima combinazione di proteine e zuccheri, grassi e acqua che sono energetici e danno il senso di sazietà. Il cacao invece, ricco di teobromina, caffeina e magnesio, aiuta a contrastare gli effetti dell’afa estiva. Sempre meglio della parmigiana di melanzane o il panino con la porchetta, roba digeribile dopo Natale che mette i bagnanti a rischio congestione.

Anche l’IGI – Istituto del Gelato Italiano suggerisce di sostituire il pasto in spiaggia con un gelato “cono, cialda o biscotto: un alimento che contiene molti nutrienti importanti come carboidrati complessi, proteine e grassi.” Secondo i loro studi, tra i più consumati nelle locali balneari ci sono “i formati più pratici e nutrienti, come lo stecco (ricoperto di cioccolato o no), il cono con la cialda, il biscotto e le varie coppe e coppette. E tirano anche sorbetti, ghiaccioli e praline.”

E per noi che abbiamo un certo numero di estati alle spalle, la nostra LAIeF-pedia ci riporta alle meraviglie degli anni 70/80 che spesso i nostri genitori usavano per ricatto pur di farci uscire dall’acqua spugnati come dei baccalà. Ricordate il mitico Paiper dell’Algida, il gelato del mondo nuovo in un cilindro di plastica, pubblicizzato da una giovanissima Patty Pravo? E il Razzo della Motta, con l’involucro di plastica rigida a forma a missile e l’elastico in dotazione in modo che, dopo mangiato, si poteva tentare la personale missione spaziale? Sempre della Motta erano il Mottarello che nutre e rinfresca, e la Coppa dei Campioni metà panna e metà cioccolato. E i ghiaccioli col cuore di crema Fiordifragola e Lemarancio della Eldorado ve li ricordate? Sempre suoi erano il primo Twister e il glorioso Calippo, anche nella versione Fizz

Un bel tuffo nei ricordi, non c’è che dire. E con questo caldo un tuffo è proprio quello che ci vuole. Per noi di LAIeF che progettiamo e realizziamo macchinari per la produzione industriale di gelato su stecco dal 1980 questo è il nostro mondo, di cui vi mettiamo a parte ogni volta perché voi ne siete parte, sia come clienti che come fruitori dei nostri clienti.

Quindi che tuffo sia. Magari prima di un bel gelato, qualsiasi sia, purché sia gelato.

Anche la nostra LAIeF-pedia va a prendersi un meritato gelato. E ricordate, per ogni informazione, curiosità, o consiglio non esitate a contattarci.

Buoni tuffi a tutti!

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *