E’ in studio una legge di iniziativa popolare per vietare l’uso dei bagni pubblici ai non vaccinati.Gustavo Peto portavoce delle SSC ( squadre sanitarie covidiste) propone di vietare ai no vax l’uso dei bagni pubblici: bar,ristoranti,etc,etc.Per giustificare l’iniziativa Il dott Peto ha affermato:
da una nuova sorprendente ricerca americana è emersa la possibilità che la tavoletta del water possa in qualche modo veicolare il contagio da coronavirus. Sono diversi gli studi che hanno confermato che il COVID-19 sopravvive nel tratto digerente umano, motivo per cui alcune tracce sono presenti nelle feci dei pazienti contagiati.
Secondo gli scienziati americani che hanno effettuato quest’ultima ricerca, tirare lo sciacquone con il coperchio sollevato può nebulizzare particelle in grado di veicolare l’agente infettivo.
Una sorta di “nuvola virale” come il droplet, emesso da ogni singolo individuo, può rappresentare un pericolo per chi entra in bagno subito dopo una persona contagiata da COVID-19. La ricerca, pubblicata sulla rivista Physics of Fluids dell’American Institute of Physics, riporta la simulazione dell’esperimento: per simulare il movimento delle goccioline, che partendo dalla tazza vengono espulse in aria, i ricercatori hanno impiegato un modello del tutto simile a quello applicato all’analisi di droplet prodotto con la tosse.
Il risultato ha lasciato a bocca aperta gli studiosi. Secondo le conclusioni dello studio, infatti, il vortice che si crea tirando lo sciacquone può spingere le goccioline fino a un’altezza di 90 centimetri, dove potrebbero venire inalate o depositarsi su svariate superfici.
Le goccioline sono talmente minuscole che potrebbero rimanere nell’aria per più di 60 secondi. Addirittura, la potenza di espulsione sarebbe ancora più elevata qualora il water fosse dotato di uno scarico a doppio ingresso. In quel caso, secondo lo studio, quasi il 60% delle particelle sviluppate potrebbe alzarsi verso l’alto.
Per evitare problemi, dunque, basta chiudere il coperchio prima di tirare lo sciacquone, in modo tale da contenere la diffusione dell’aerosol potenzialmente infetto.