Dicembre 20, 2024

Si moltiplicano nel mondo le strategie dei governi per persuadere la popolazione a vaccinarsi: patatine,coca cola cola buoni vacanze etc etc.Un manipolo di vecchietti terribili rigorosamente italiani che ha come portavoce George Priapus ha deciso di lanciare una raccolta firmata tra gli over 65 per convincere i resistenti a sottoporsi al vaccino miracoloso contro il.covid.In una nota il dott Priapus ha detto :” stiamo preparando una proposta di legge di iniziativa popolare per richiedere al legislatore di allegare al vaccino Salvavita 12 pompini ( sesso orale) gratis a spese dello stato per motivare ulteriormente i vecchietti Italiani a farsi vaccinare.Siamo certi che il.nostro presidente del Consiglio prendera’ atto di questa proposta che, se attuata potrebbe convincere di sicuro i resistenti.E per concludere il Dott Priapus afferma:Un pompino non è mai banale: né per chi lo riceve, né per chi lo fa.
Una tana calda e umida che ti accoglie, coccola, eccita, consola; la bocca aspira, pompa, lecca, bacia, sugge, lambisce, cercando di dare il massimo piacere e, nel contempo, di riceverne.
Non era la bocca la prima forma di piacere per Freud? La cosiddetta fase orale. La suzione infantile: tutto il mondo di un bimbo racchiuso nel piacere delle sue labbra, nel ricevere il cibo, la vita stessa, succhiando latte dal seno materno, ma anche tutto l’amore e la consolazione possibile, anche col pollice o col ciuccio, che proteggono dalle paure, dalle solitudini e dalle delusioni. Infine la scoperta del mondo, mettendo ogni cosa in bocca, per appropriarsene: “perché esisto solo io, ho bisogno solo io, tutto deve passare da me per capire, dare confini, fare esperienza e, tutto sommato, crescere”.
Ma senza scomodare la psicologia, un pompino, farlo e riceverlo, stimola un piacere sicuramente diverso tra chi ne è esecutore materiale e chi ne viene fatto oggetto, anche se entrambi, in questo atto, trovano la perfetta unione.
Un pompino, per chi lo fa, sopperisce all’ancestrale bisogno di auto-affermarsi, possedendo egoisticamente con il proprio organo principale, la bocca appunto, l’altro.
Perché in realtà, chi domina chi? Chi viene spompinato o chi spompina? Domina chi decide il ritmo e l’intensità del piacere, o chi lo prova? Ed è sottomesso chi è in ginocchio con in mano, pardon, in bocca, la chiave per il godimento, o chi è subordinato all’altro per riceverlo?
Bisogna riconoscere che, essere il centro delle attenzioni, captare ogni parola che la bocca dice senza parlare, solo con la pressione più o meno intensa delle labbra, è beatitudine pura.
Ed è senz’altro vero che il sesso è una forma di comunicazione, ma in quello orale, a dispetto del nome, si comunica senza parlare.

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