Il decreto Legge è un atto che ha a tutti gli effetti forza di legge. Viene utilizzato dal Governo in casi di urgenza (ai sensi dell’art. 77 della Costituzione della Repubblica italiana). Il bisogno può riferirsi tanto al provvedere, quanto al provvedimento. La legge 400/1988 non esclude che il provvedimento sia capace di chiarire il caso di necessità ed urgenza per cui è stato adottato.
La caratteristica di eccezionalità
L’eccezionalità del decreto Legge si collega alla deroga al principio di rappresentatività, perché sottrae al Parlamento l’esercizio della funzione legislativa. La Corte Costituzionale valuta un requisito unico la straordinarietà, la necessità e l’urgenza.
La Corte si è da poco dichiarata competente a verificare la sussistenza di presupposti di cui sopra. Nel 2007 ha per la prima volta annullato un decreto legge per carenza dei presupposti e spiegato che la conversione parlamentare non può salvare il vizio, che incide sulla separazione dei poteri.
Il decreto legge non può essere adottato nelle materie coperte da riserva di legge ordinaria. Entra in vigore il giorno stesso della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Se non viene modificato in legge dal Parlamento entro sessanta giorni decade retroattivamente.
Il governo ha l’obbligo di presentare il decreto Legge alle Camere per la conversione in legge, che avviene con la consegna di un disegno di legge di iniziativa governativa. La discussione in assemblea deve cominciare entro cinque giorni e la legge può arrecare emendamenti al suo testo originario.
Per giudicare se un caso è di insolita importanza si fa riferimento alla valutazione dallo stesso Governo. La Corte costituzionale immagina la possibilità di dichiarare l’illegittimità costituzionale dei decreti adottati in evidente carenza dei presupposti.
I più recenti decreti di interesse comune
La Corte ha da poco escluso la legittimità della prassi della reiterazione dei decreti legge non convertiti. Nel caso della reiterazione il vizio può essere ristabilito dalla legge di conversione. Fra le ultime novità sancite attraverso questa pratica, abbiamo ad esempio il decreto ministeriale 10 febbraio 2014 relativo al nuovo libretto di impianto che le ditte di assistenza caldaie devono fornire ai privati.