Settembre 14, 2024

CHIRURGIA PLASTICA E AUMENTO DEL SENO: LE INFORMAZIONI UTILI PRIMA DI UNA MASTOPLASTICA ADDITIVA

Tra gli interventi più richiesti nel nostro paese troviamo senza alcun dubbio la mastoplastica additiva, la procedura chirurgica che permette di modificare l’estetica del seno e ottenere un décolleté più tonico e voluminoso.

Informarsi prima di un qualsiasi intervento estetico è ormai prassi di tutti. Sapere come e con quali tecniche si esegue l’operazione, quali sono i tempi di degenza e di guarigione dei punti di sutura e quali saranno i risultati finali sono tra le domande più ricercate soprattutto su internet. Ma quante risposte sono davvero corrette?

Per ovviare al rischio di ottenere informazioni poco chiare o addirittura false, oggi lasciamo la parola ad un chirurgo plastico della nostra penisola attivo a Roma e in altre città italiane: il Dott. Andrea Ingratta che risponderà ad alcune domande sull’intervento di mastoplastica additiva.

Sempre più spesso, le donne che ricorrono alla chirurgia plastica del seno, richiedono risultati naturali e armonici e décolleté che non sembrino “rifatti”. Per esaudire questo desiderio di bellezza, quanto conta la scelta delle protesi?
La scelta del giusto impianto mammario è sicuramente tra gli elementi chiave per ottenere un risultato assolutamente ottimale e naturale ma è bene precisare che non è l’unico fattore che un chirurgo deve considerare per eseguire correttamente un intervento di mastoplastica additiva. Ma la selezione della protesi è anche il risultato di una attenta anamnesi della paziente e di una valutazione della qualità dei suoi tessuti di copertura, dell’elasticità della pelle e di specifiche misurazioni come la proporzioni tra spalle e fianchi. Si tratta di acquisire una serie di dati indispensabili che permettono di identificare la misura e la forma dell’impianto mammario più adatto alla paziente. E non solo. La riuscita di un intervento è infatti data anche dalla scelta della giusta tecnica chirurgica e per la mastoplastica additiva ne contiamo ben 3.

E quali sono queste tecniche?
Per la mastoplastica additiva, quando si parla di tecniche di intervento, ci si riferisce alla zona di posizionamento dell’impianto mammario. Abbiamo infatti la tecnica sotto-ghiandolare e come suggerisce la stessa espressione, le protesi sono collocate dietro al tessuto ghiandolare e davanti al muscolo pettorale. Questa procedura è indicata soprattutto in presenza di una ghiandola mammaria ben sviluppata in grado di garantire un’ottima copertura della protesi. Differentemente, la tecnica sottomuscolare prevede il posizionamento dell’impianto mammario tra il muscolo grande pettorale ed il muscolo piccolo pettorale. Si predilige questa procedura in caso di evidente ipoplasia mammaria per cui si presenta poco tessuto ghiandolare. C’è poi la tecnica che prediligo in generale: la dual plane. La procedura presenta molteplici vantaggi e costituisce un unione della tecnica retro ghiandolare e sottomuscolare. La protesi è infatti collocata per i 2/3 superiori sotto il muscolo grande pettorale e per la restante parte inferiore sotto il tessuto ghiandolare. Questo permette di ottenere dei risultati naturali e stabili nel tempo.

E cosa può dirci delle protesi? È vero che non dovranno mai essere sostituite?
Attualmente disponiamo di due diverse tipologie di impianto mammario: le protesi a goccia e le tonde entrambe disponibili in varie misure. È importante che siano prodotti certificati e dei migliori marchi non solo per garantire risultati naturali e armonici ma anche a tutela della salute del paziente. La qualità e la sicurezza di una protesi certificata garantiscono anche una sua prolungata durata nel tempo. Non è dunque prevista una sostituzione delle protesi mammarie se non a seguito di problemi derivati da fattori fisiologici e quindi cambi di peso o ormonali, o in caso di problemi dello stesso impianto.

La paura delle cicatrici è sempre dietro l’angolo per le donne che scelgono la mastoplastica additiva. Cosa può dirci a riguardo?
Le tecniche chirurgiche di una mastoplastica prevedono il posizionamento delle suture in punti strategici in termini di visibilità. Tuttavia non è possibile per un chirurgo riuscire a prevedere in che modo reagirà la pelle al processo di cicatrizzazione.
Ad ogni modo, una attenta cura delle suture e seguire le indicazioni ricevute per la fase di degenza permetteranno alla paziente di ottimizzare i tempi di guarigione e ridurre i rischi di esiti cicatriziali evidenti.

 

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