Chirurgia mini – invasiva o laparoscopica – Dott: Carlo Farina specialista in chirurgia generale.
Con il termine Chirurgia mini – invasiva o laparoscopica o video laparoscopia si intende una particolare tecnica chirurgica che permette di effettuare qualsiasi intervento riducendo il punto di entrata degli strumenti chirurgici a tagli di pochi millimetri evitando così le ampie aperture sulla cute.
Chirurgia mini – invasiva o laparoscopica ha rappresentato una svolta rivoluzionaria nella storia della chirurgia.
La Chirurgia mini – invasiva o laparoscopica richiede apparecchiature altamente sofisticate e per questo motivo deve essere eseguita solo in centri specializzati .
Perché si chiama laparoscopia? La tecnica laparoscopica (dal greco laparos=addome e scopeo=guardo) è nata negli anni ’70 e per circa 15 anni fu utilizzata solo in ginecologia.
Solo dal 1985 , quando fu eseguita per la prima volta per asportare un colecisti si è andata diffondendo in tutti i campi e si calcola che solo negli Stati Uniti il 95% delle colecistectomie viene eseguita laparoscopicamente.
La Chirurgia mini – invasiva o laparoscopica è definita anche “chirurgia gentile” per stressare la riduzione drastica del trauma chirurgico rispetto alla chirurgia classica.
L’anestesia può essere locale nelle semplici laparoscopie esplorative, peridurale o spinale nelle patologie del basso addome o generale.
L’anestesia generale è comunque proporzionata al trauma minimo rispetto alla chirurgia tradizionale. Le ferite si sono ridotte ad incisioni di 3, 5 o 10 mm quindi anche da un punto di vista estetico il risultato è molto buono, in quanto non vi sono più lunghe cicatrici.
La visione è ottenuta con una telecamera introducendo del gas (CO2) in addome per distaccare i visceri dalla parete. L’intervento è eseguito con l’ausilio di strumenti miniaturizzati di precisione, introdotti attraverso incisioni di pochi millimetri.
L’immagine viene quindi riportata in un monitor dove appare ingrandita fino a 20 volte.
L’uso di strumenti di piccole dimensioni associata all’ingrandimento della visione, fanno sì che il trauma sui tessuti sia molto ridotto rispetto alla chirurgia tradizionale.
Il vantaggio è enorme, in quanto il dolore postoperatorio è minimo, il paziente può alzarsi e bere il giorno dell’intervento, mangiare il giorno dopo e può essere a casa entro 1-2 giorni nella maggioranza dei casi.
I vantaggi della chirurgia laparoscopica rispetto a quella convenzionale sono:
- Ridotto dolore postoperatorio
- Rapida ripresa delle proprie attività
- Rapida dimissione
- Miglior risultato estetico
- Rapida mobilizzazione e minimo allettamento
- Ridotta incidenza di complicanze respiratorie, circolatorie e cardiache
Chirurgia mini – invasiva o laparoscopica – aumento delle difese immunitarie:
Il ridotto trauma sull’organismo determina una minore attivazione di quelle sostanze, dette mediatori dell’infiammazioni che vengono liberate normalmente in corso di interventi chirurgici; il basso livello di queste sostanze riduce il malessere ed il senso di spossatezza che segue ad un intervento chirurgico e permette all’organismo di mettere in atto quei meccanismi di auto guarigione che gli sono propri a differenza di quella tradizionale che le deprime.
Chirurgia mini – invasiva o laparoscopica – I campi di applicazione sono vastissimi.
Oggi sono pochi gli interventi chirurgici che non vengano eseguiti per via laparoscopica.
- Calcolosi della colecisti e del coledoco
- Patologie ginecologiche (cisti ovariche, miomi o fibromi uterini, prolassi vaginali etc…)
- Ernia iatale e reflusso gastroesofageo
- Malattie del colon e del piccolo intestino
- Appendicectomia ed altre urgenze
- Ernia inguinale e ombelicale
- Laparocele
- Rene
- Milza
- Surrene
- Interventi per l’obesità patologica
- Malattie dello stomaco
- Malattie della tiroide
Per maggiori informazioni www.carlofarina.it