Ottobre 15, 2024

Quando parliamo di comunicazione, con la parola “feed-back” intendiamo il fatto di dare ad una persona un riscontro, positivo o negativo, a proposito di qualcosa che ha fatto.

  • Quando diamo un feed-back negativo, o correttivo, vogliamo indirizzare la persona a variare il proprio comportamento, per migliorare qualcosa che ha fatto ma che poteva essere fatta meglio;
  • quando invece il nostro feed-back è positivo, il messaggio è: “Va bene, continua così”.

In sintesi il feed-back può essere considerato come il riscontro al nostro comportamento da parte degli altri.

Il processo di feed-back è continuo, circolare ed ha una influenza reciproca tra le parti in causa.

Vale a dire che la persona che lo riceve modificherà, in qualche modo, il suo comportamento, che a sua volta sarà un feed-back sul feed-back, che produrrà  un successivo feed-back in una spirale continua.  La regolazione dei rispettivi comportamenti tra le parti ha l’effetto  di produrre un adattamento funzionale e reciproco.

 

In un sistema complesso, le parti non sono semplicemente una accanto all’altra: esse sono in grado di sviluppare comportamenti collettivi: si dice che tali sistemi si “auto-organizzano”.

Ad esempio, i teorici dei sistemi complessi (come Phil Anderson, Stuart Kauffman) hanno ipotizzato che la nascita della vita sulla terra sia iniziata per auto-organizzazione, in presenza di determinate caratteristiche e condizioni, di un aggregato maggiore della somma dei costituenti.

 

Il mondo non è ordinato quanto crediamo. E sopratutto non segue le logiche che gli attribuiamo. Abbiamo detto che i sistemi complessi sono imprevedibili e difficilmente governabili, ma questo non significa che sia impossibile qualsiasi intervento

La teoria dei sistemi e le ricerche sul caos hanno scoperto che i sistemi complessi non sono tanto caotici quanto potrebbero sembrare a prima vistaAl loro interno celano, infatti, principi di auto-organizzazione che, a determinate condizioni, permettono di raggiungere un ordine superiore, e quindi una maggior efficienza.

In una prospettiva non sistemica, l’organizzazione viene considerata come un costrutto razionale volto al perseguimento di obiettivi definiti da un’autorità superiore in presenza di vincoli e opportunità.

La razionalità superiore e lineare è dunque l’elemento costitutivo dell’organizzazione: in essa il “dover essere” si impone, e l’essere, tendenzialmente, coincide con esso.
In una prospettiva sistemica ogni organizzazione è anche un’auto-organizzazione, ed è l’auto-organizzazione che la fa funzionare, e il feedback è una componente fondamentale del reciproco adattamento delle persone l’uno all’altro, e alle regole Aziendali.

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