Anche se cerca di defilarsi facendo muro ideologico contro la Russia insieme agli altri membri UE e NATO, la Germania resta al centro della vicenda che si sta consumando in Ucraina. I suoi legami commerciali, economici e politici con Mosca sono infatti noti e si sono intensificati negli ultimi vent’anni. Il Nord Stream 2, ora fermato da Berlino, ne è l’esempio più clamoroso, ma vi sono moltre altre aziende tedesche con fatturati pari a quelli di un piccolo Stato che hanno impianti e uffici sia in Russia che in Ucraina. Che faranno nei prossimi mesi? E Berlino sente poi la pressione politica da parte americana (ad esempio per il tramite dei media), con la pesante accusa di mostrare compiacenza verso il Cremlino e di preferire gli affari vantaggiosi alle questioni di principio.
Per approfondire: https://strumentipolitici.it/germania-la-reazione-dei-suoi-colossi-economici-presenti-in-russia-e-ucraina/
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