Spett.le Amministrazione Centrale
Rettrice dr.ssa Tiziana Lippiello
Università Cà Foscari
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30123 Venezia
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Oggetto: applicazione del DNA sintetico o biologico sulle opere d’arte
Prendo atto con rammarico dell’articolo presente su internet, relativo ad una scoperta promossa
dall’Istituto Cà Foscari di Venezia attraverso Aries e la biologa Erica Cretaio, volto ad
identificare la paternità di un’opera d’arte attraverso l’applicazione del DNA con la firma così
denominata genetica.
Questa scoperta viene identificata con la denominazione Dnart.
Poiché per scoperta s’intende un’invenzione mai apparsa prima, contesto la vostra invenzione
promossa con atto autoreferenziale, pur da un prestigioso istituto, quale è il Cà Foscari, per i
seguenti motivi:
1. L’applicazione di questo processo finalizzato alla identificazione e certificazione
dell’opera, attraverso l’apposizione del DNA sintetico o biologico sull’opera, è
un’operazione già utilizzata da oltre un decennio, la cui invenzione è scaturita da un’idea
del maestro Hypnos (l’artista romano Gilberto Di Benedetto), che la ha opportunamente
registrata con la stessa denominazione Dnart firm, quale proprietà intellettuale protetta
registrata il 10/08/2011 a Locarno, deposito Copyright n.
DEP634485872978281250DNAART firm.
2. Lo scrivente, in qualità di esperto d’arte, rilevandone l’importanza per le necessarie ed
opportune applicazioni, ne ha promosso e reso pubblico sul piano planetario, la sua
utilizzazione.
Alla luce di queste considerazioni, volte a tutela dei diritti sanciti dalla stessa legislazione, in
quanto la stessa denominazione appartiene al primo scopritore, ritengo necessario ogni iarimento con il vostro istituto, perché venga interdetto l’utilizzo della nostra
denominazione, nonché lo stesso criterio di applicazione del DNA, come vostra paternità.
D’altronde, come è possibile che l’istituto Cà Foscari, da cui probabilmente ha ottenuto fondi
pubblici, possa dare alla luce un progetto tecnico scientifico, che da circa dieci anni, viene
diffuso in tutto il mondo e di cui la prima opera firmata con il DNA dell’artista, è stato il
dipinto Michael’s Gate del maestro Hypnos.
Questo dipinto risulta il più conosciuto su internet e a mezzo social.
Infatti, questa diffusione del progetto ha ottenuto prestigiosi riscontri in passato, tra cui quello
della Camera di Commercio Argentina, che sulla sua edizione periodica, accoglie con
soddisfazione i risultati di questa applicazione.
Numerosi sono stati in questi anni, i rapporti intrattenuti con riviste, periodici ed istituzioni
interessate a collaborare con lo sviluppo di questa tecnica, con il desiderio di sostenerla e
valorizzarla.
Sul piano storico artistico io stesso ho inteso denominare questa corrente artistica, nata da
questa esperienza, Genetic Art, dove l’artista, non solo esprime la propria personalità sul
piano spirituale ed estetico, ma anche sé stesso sul piano biologico materialmente.
Argomenti che io ho trattato, promuovendo questa corrente, nata dalle opere di Hypnos, che
ora ed in futuro troverà sempre più spazio.
Opere d’arte che non potranno più essere contraffatte, in un momento in cui sistemi
computerizzati e le stampanti 3D, sono capaci di realizzare qualsiasi opera, con effetti del
tutto confondibili con le opere originali.
Per i motivi sopra esposti, in qualità di esperto d’arte, a difesa dei diritti acquisiti in capo al
maestro Hypnos, quale inventore ed autore dell’opera genetica e della personale acquisizione
e promozione e di questo procedimento denominato e registrato Dnart, chiedo all’Istituto Cà
Foscari di rivedere le gratuite esultanze su questa scoperta che non vi appartiene, restituendo
a chi di diritto ne ha fatto la propria bandiera, quale produzione artistica, nuova ed originale,
con la creazione della corrente artistica Genetic Art.
Roma, 02 febbraio 2021
Andrea De Liberis