Marzo 14, 2025

L’ossidazione è una reazione chimica che coinvolge un composto chimico e l’ossigeno – talvolta quello presente in atmosfera, ma non sempre. Qualche volta una reazione di questo tipo ha effetti deleteri, basti pensare ad esempio ai problemi causati dall’ossidazione dei contatti elettrici inutilizzati da un po’ di tempo, ma in altri casi viene effettuata deliberatamente poiché ciò che se ne ottiene presenta spiccati benefici.
È questo il caso dell’ossidazione anodica che viene condotta sull’alluminio, metallo che si contraddistingue per uno sterminato campo di applicazione (es. settore automotive, elettronica, prodotti per la casa, attrezzature professionali e per il tempo libero…) ma che presenta delle vulnerabilità.
Cilindri di alluminio anodizzatoPer evitare che la superficie dei manufatti in alluminio possa deteriorarsi e andare incontro a una precoce degradazione, gli oggetti possono essere sottoposti a un processo di anodizzazione – termine alternativo che indica l’ossidazione anodica – condotto mediante un approccio galvanico (soluzione elettrolitica con passaggio di corrente elettrica).
Gli ossidi di alluminio che si formano durante il trattamento sono caratterizzati da un’elevatissima durezza superficiale che conferisce al manufatto ottimi vantaggi in termini di durata nel tempo e resistenza all’usura. In più, questa copertura risulta gradevole dal punto di vista estetico e, sempre perché l’occhio vuole la sua parte, è possibile effettuarne la colorazione a piacimento.
Si ricorda infine che l’anodizzazione è un processo continuo e graduale e che è possibile scegliere lo spessore dello strato di ossidi formati; in questo modo si potrà personalizzare il prodotto finito secondo le proprie necessità.

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